RISPOSTA DEL MUNICIPIO DI CHIASSO ALL’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE GIAN PAOLO FERRARI SU UN CENTRO ISLAMICO IN VIA D’ALBERTI A CHIASSO
Signor Consigliere comunale,
I temi affrontati nell’interrogazione sono molto complessi: da un lato si richiamano gli attentati terroristici in Europa e dall’altro ci si interroga sulla presenza di un centro islamico a Chiasso.
Da un canto, non necessariamente fra i due argomenti sussiste un nesso, dall’altro nulla può oggi essere escluso.
L’art. 15 della Costituzione federale vigente indica che la libertà di credo e di coscienza è garantita, nel senso che ognuno ha il diritto di scegliere liberamente la propria religione e le proprie convinzioni filosofiche e di professarle individualmente o in comunità. Ognuno ha il diritto di aderire a una comunità religiosa, di farne parte e di seguire un insegnamento religioso, rispettivamente nessuno può esservi costretto.
Una moschea è definita come il luogo di preghiera dell’Islam, ritenuto l’obbligo della preghiera per i fedeli.
Una moschea non è costituita da elementi indispensabili per poter essere definita come tale: è infatti possibile pregare, sia all’aperto, sia all’interno di una casa qualsiasi.
Il termine Imam indica una guida spirituale.
La struttura a cui viene fatto riferimento nell’interrogazione è nota per essere un appartamento adibito a luogo di preghiera e d’incontro frequentato da persone di fede mussulmana; che possa anche essere definito quale moschea, appare enfatico.
Lo stesso dicasi per la persona di riferimento, che è nota alle autorità competenti, ma l’ente pubblico comunale non è in grado di indicare se si tratti di una guida spirituale riconosciuta o istituzionale.
Inoltre, premesso che per quanto riguarda il tema degli atti terroristici e quanto vi è attinente nel nostro Paese, la situazione viene monitorata dalla Polizia federale, la Polizia comunale, nell’ambito delle proprie competenze in materia di ordine pubblico, non è intervenuta, poiché non si sono mai verificati problemi.
A titolo di cronaca si aggiunge che il tema era già stato dibattuto tempo fa anche all’ interno della Commissione di quartiere Boffalora.
Voglia gradire, signor Consigliere comunale, l’espressione della nostra stima.
PER IL MUNICIPIO,
RISPOSTA DEL MUNICIPIO DI CHIASSO ALL’INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI BARBARA VANNIN, CLAUDIO SCHNEEBERGER, DENISE MARANESI E GIORGIO FONIO SULLA VISIONE STRATEGICA E GLI OBIETTIVI FUTURI DI CHIASSO
Signori e signore Consiglieri comunali,
La realtà di Chiasso è molto più variegata di quella descritta nell’atto parlamentare, e vi sono molti aspetti confortanti, che ci portano ad affermare come Chiasso si stia impegnando molto, in un contesto macroeconomico per tutti difficile, caratterizzato da un settore bancario che ha risentito ampiamente della crisi, dalla presenza massiccia di frontalieri, talvolta alla base – in diversi settori – di un fenomeno preoccupante di dumping salariale, dal rafforzamento del franco svizzero nei confronti dell’euro che certo non agevola i commerci, e non da ultimo da rapporti transfrontalieri complessi.
L’impegno e la partecipazione attiva nelle piattaforme di dialogo regionali (Ente regionale di sviluppo, Associazione Comuni ticinesi, ecc.) e cantonali è aumentato: il progetto cantonale “Ticino 2020” nel contesto della riforma dei compiti fra Stato e Comuni lo comprova e comporta l’assunzione di nuove responsabilità.
Gli indicatori finanziari del Comune, cristallizzati nel consuntivo 2015 e nei preventivi 2016 e 2017, attestano un miglioramento delle voci attinenti ai gettiti delle persone fisiche e giuridiche, a testimonianza che il substrato economico cittadino si è rafforzato, nonostante il quadro macro-economico descritto sommariamente sopra.
Ciò è da ricondurre alla diversificazione in atto da tempo nel tessuto economico chiassese, ove accanto a consolidate realtà nel settore finanziario e della logistica, si sono insediate importanti società attive soprattutto nel campo del digitale e dell’e-commerce, della moda, dell’orologeria di lusso, o della farmaceutica, che permetteranno a Chiasso di affrontare al meglio i mutamenti in atto nel mondo economico, soprattutto a livello tecnologico.
Sebbene non sia agevole valutare l’efficacia dell’azione di un Comune nel proprio contesto economico di riferimento, alcuni interventi promossi negli ultimi anni hanno contribuito allo sviluppo indicato sopra.
• Il Comune ha condotto importanti opere di riqualifica urbana (Corso San Gottardo e comparti adiacenti, Quartiere Soldini su tutti) per garantire qualità residenziale ma anche per rafforzare il sentimento di appartenenza e di identità del cittadino.
L’ente pubblico ha inoltre sostenuto notevoli opere di ammodernamento di tutte le strutture pubbliche per erogare servizi in misura sempre più performante, a tal punto che il 2016 risulta l’anno con il più alto volume d’investimenti pubblici da decenni a questa parte, stante comunque che anche per gli anni a venire si profila un’analoga quota d’investimenti. Per garantire la solidità finanziaria del Comune, la spesa pubblica viene continuamente monitorata, ricercando un reinvestimento delle risorse in progetti a favore dei bisogni della popolazione.
Il discorso si estende anche a strutture di livello regionale, tramite una partecipazione come per l’acquedotto a lago, o in posizione più profilata come nel caso della discussione iniziata nel contesto della ristrutturazione dello stand di tiro della Rovagina, destinato ad assumere un ruolo che va oltre quello attuale, in vista di un adeguamento alla legislazione federale e cantonale.
• Sono altresì in fase di completamento le opere relative alla nuova mobilità cittadina contenute nel Piano dei Trasporti del Mendrisiotto e nel Piano del Traffico cittadino, ed è stato varato un piano di mobilità aziendale, che ha coinvolto le aziende con più di dieci collaboratori, avente l’obiettivo finale di creare una centrale della mobilità e quindi diminuire le auto in circolazione con una sola persona a bordo, oltre ad incrementare il numero di residenti che si recano sul posto di lavoro con i mezzi pubblici.
• In ambito ambientale, il Comune ha ottenuto per la terza volta consecutiva la ricertificazione con il marchio “Città dell’Energia” a testimonianza dell’impegno reale profuso nella propria politica ambientale, attraverso la quale l’ente pubblico si impegna a rispettare e proteggere il patrimonio naturale della collina del Penz.
• Presso il comparto ferroviario sono in atto per settore interventi ad ampio spettro d’ ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie, che coinvolgono il Comune in un ruolo partecipativo e di fattiva collaborazione, nonché procedure pianificatorie relative ad aree da riconsiderare.
• Il Comune, oltre a mantenere un’elevata qualità di vita commisurata alla quotidianità delle famiglie nel contesto scolastico, per esempio con tre scuole dell’infanzia nei diversi comparti territoriali comunali, si è adoperato in prima persona, affinché nuove ed interessanti realtà s’insediassero e rispettivamente si insedino a Chiasso, quali il tecnopolo digitale promosso dal Cantone tramite la fondazione Agire, nonché la Scuola d’arti e mestieri di sartoria (SAMS) e la Scuola specializzata superiore di tecnica dell’ abbigliamento (STA).
• Tramite AGE SA è stato portato a maturazione un impegnativo progetto d’ implementazione di una rete di fibra ottica ultra-performante, presupposto essenziale per attrarre società innovative e competitive.
L’Esecutivo di Chiasso è quindi conscio dell’importanza del processo aggregativo nel Mendrisiotto, da condurre sulla base di due poli complementari, ai quali sono già state riconosciute determinate competenze. La realtà del Mendrisiotto di oggi fa infatti riferimento a due Comuni forti e che mantiene oggi ancora tutta la sua attualità.
Un processo aggregativo che funzioni anche da un punto di vista pragmatico, necessita di tempi di assimilazione e di maturazione, fondati su una collaborazione intercomunale che si rafforzi sempre più.
Come noto, a livello del Mendrisiotto vengono condotti a scadenze regolari incontri con tutti i Comuni fra i diversi Esecutivi, sotto l’egida di un Gruppo di lavoro, denominato appunto “Collaborazione intercomunale”, nel quale si discute il tema in seduta plenaria.
Si ritiene che per arrivare al Comune unico del Mendrisiotto si debba prima passare da un consolidamento dei due poli: senza questa tappa intermedia non si vede bene su quali basi possa essere fondata un’aggregazione di questa portata.
Alla fine dello scorso quadriennio, il Municipio e il Consiglio comunale hanno promosso l’ elaborazione di un piano strategico territoriale comunale (PSTC), che rappresenta un documento programmatico, in base al quale avviare successivamente una rivisitazione degli strumenti pianificatori di gestione e sviluppo del nostro territorio, anche in sinergia con i Comuni confinanti.
La redazione di questo importante documento è stata inoltre preceduta da un ampio coinvolgimento della popolazione e dei principali attori sulla piazza politica, economica, culturale e sociale.
Alla luce dei riscontri avuti, hanno potuto essere individuati gli obiettivi guida da perseguire per il futuro, quali:
Economia e sviluppo territoriale
obiettivo di riposizionamento e rilancio di Chiasso per rafforzarne il ruolo economico in
ambito regionale e transfrontaliero;
Società e sviluppo territoriale
obiettivo di miglioramento del quadro territoriale al servizio della qualità di vita dei cittadini, tramite la ricucitura urbana dei diversi quartieri di Chiasso;
Ambiente e sviluppo territoriale
obiettivo di salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali e ambientali.
Sono stati altresì enucleati i principali problemi, a cui Chiasso è confrontata in ambito territoriale, quali:
cesura territoriale della ferrovia;
situazione economica incerta, accentuata in questo momento dall’effetto frontiera;
consolidamento della situazione ambientale;
concorrenza fra centri nel contesto regionale e transfrontaliero;
cambiamenti demografici e nel tessuto sociale: tendenze alla segregazione, all’ individualismo, cui si sovrappongono i fenomeni migratori;
cambiamenti tecnologici ed economia del sapere;
difficili convergenze politiche a livello regionale.
Gli ambiti in cui Chiasso intende profilarsi, sono i seguenti:
i servizi finanziari;
il terziario superiore;
la logistica integrata;
la formazione superiore;
la residenza di qualità;
la cultura;
lo sport.
A livello territoriale, tali sfide potranno essere vinte, perseguendo i seguenti obiettivi:
a) riposizionamento nel contesto regionale del ruolo della città di Chiasso, come polo urbano;
b) individuazione di aree strategiche di sviluppo urbano (aree dismesse e/o sottoutilizzate);
c) valorizzazione e messa in rete degli spazi pubblici;
d) verifica della possibilità di densificazione degli insediamenti nell’ambito delle politiche di riqualificazione urbana;
e) completamento in maniera coordinata e sistematica degli approfondimenti settoriali specifici e degli adattamenti delle componenti di PR;
f) stimolo e coinvolgimento dei cittadini ai processi decisionali di sviluppo territoriale (informazione e partecipazione).
Buona parte delle analisi e delle visioni strategiche, di cui gli interroganti lamentano la mancanza, sono già state elaborate dai pianificatori incaricati dal Municipio e sono state condivise con lo stesso Esecutivo.
Si tratta ora di cristallizzare in un documento programmatico, al momento in fase di elaborazione, i diversi elementi della visione del futuro, per la quale Municipio e Amministrazione si impegnano ulteriormente, a cominciare con piccoli passi, come le giornate alla Rovagina, che si è già risolto di intensificare all’insegna di una progettualità da condurre accanto alla gestione degli affari correnti, coordinata con le sedute settimanali.
Vogliate gradire, signori e signore Consiglieri comunali, l’espressione della nostra stima.
PER IL MUNICIPIO,