Il Mei e gli indipendenti ed emergenti di Audiocoop, AIA, It-Folk e Rete dei Festival: grande soddisfazione per l’apertura della Rai a tutti i protagonisti del settore ad un tavolo sulla musica e sul prossimo Festival di Sanremo 2020. Tutte le prime proposte.
Ieri si è svolto il primo positivo incontro indetto dalla Rai per un Tavolo sulla Musica in Rai e sul prossimo Festival di Sanremo.
“Abbiamo espresso il più forte apprezzamento per la novità espressa dalla nuova Dirigenza Rai per questo importante Tavolo per la Musica in Rai e sul prossimo Festival di Sanremo che si apre per la prima volta, dando pari dignità anche alle centinaia e centinaia di piccole etichette discografiche indipendenti ed emergenti che fanno scouting ogni giorno, e quindi saremo al fianco di questo modello di consultazione per uscire dal tradizionale circuito di scouting e lavorare ad una opera di svecchiamento del prossimo Festival di Sanremo e della musica in Rai, mettendo al centro i giovani e tutte le nuove tendenze musicali che, attraverso principalmente i circuiti della musica indipendente ed emergente e grazie al lavoro e agli investimenti quotidiani delle startup produttive più giovani, oggi sfiorano il 40% del mercato” dichiara Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, presente al Tavolo, manifestazione citatissima in molti interventi come positivo e virtuoso elemento di scouting da 25 anni.
“Un’opera di svecchiamento che deve trovare strade nuove nello scouting” ha dichiarato il promoter Christian Perrotta della Rete dei Festival “Ad esempio utilizzando durante il periodo che va da aprile ad ottobre il ricco circuito dei contest live per emergenti presenti in tutta Italia, lì dove muovono i primi passi gli artisti di qualità che partono dalla gavetta del live, che possono trovare spazi in Rai attraverso il circuito radio e la piattaforma web lavorando così a un nuovo modello di circuitazione dello scouting che permetta di conoscere l’artista non solo attraverso una semplice audizione ma attraverso un suo progetto più ampio in occasione di un confronto live con il pubblico e un incontro coi nuovi mezzi di comunicazione con il pubblico più giovane. La ricca Rete dei Festival, che raduna oltre 100 contest per emergenti e presente in tutta Italia con contest di altissimo livello qualitativo in ambito pop, rock, canzone d’autore, folk, jazz e tanti altri generi per questo è completamente a disposizione”.
“Tutto questo senza dimenticare la tradizione innovativa che ci ha reso noti in tutto il mondo. Infatti, il 70esimo Festival di Sanremo potrebbe essere l’occasione per intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno, l’artista di Sanremo piu’ rappresentativo nel mondo e che con Volare ancora rappresenta un volano della musica italiana all’estero e puo’ essere di grande supporto sul mercato internazionale” aggiunge Giordano Sangiorgi.
“Serve infatti una formula che sia fotografia del mercato odierno allargando lo stesso modello anche sugli ospiti italiani e sui giovani, aprendosi a tutti gli stili e i generi capaci di abbracciare principalmente i teenager ma senza dimenticare la necessità di realizzare un format televisivo popolare che coinvolga tutte le generazioni e si applichi a tutte le diversità musicali presenti nel nostro paese, con uno sguardo reale e concreto al mercato internazionale e recuperando modelli anche di nicchia che possono però imporsi all’estero” ha proseguito Marco Mori per AudioCoop, che rappresenta oltre 150 piccole etichette indipendenti italiane ogni giorno alle prese con lo scouting, segnalando “come il MEI di Faenza, che torna per la sua 25esima edizione dal 4 al 6 ottobre a Faenza, abbia sempre intercettato per primo i nuovi talenti poi apparsi sul proscenio di Sanremo e su altri palchi televisivi poco dopo”. Mentre per i grandi big della musica italiana realizzare, con il Festival di Sanremo, una vetrina che li possa celebrare, in tale importante contesto, con premi alla carriera e altri riconoscimenti di rilievo che valorizzino il loro contributo alla storia della musica e della canzone italiana.
“Assolutamente da apprezzare l’approccio che vede lavorare tutti insieme prima al metodo, poi al concept, poi alla direzione artistica e infine ai nomi per il prossimo Festival di Sanremo” conferma Enrico Capuano, storico musicista dell’Associazione Italiana Artisti guidata da Renato Marengo come proposto dalla Rai “mettendo al centro il progetto, il racconto di Sanremo e poi i nomi e ragionando insieme su alcune questioni centrali: la selezione dei cantanti e il meccanismo di gara che deve togliere la competizione per valorizzare la qualità e parificando giovani e big e creando una forte anteprima televisiva per i giovani nei mesi precedenti dopo più percorsi tra i quali uno legato al mondo del live capace anche di raccontare le nuove generazioni che producono la nuova cultura musicale del nostro paese; le giurie e le votazioni che devo avere la capacità di essere sempre mixate intrecciando competenza e pubblico allargandole il più possibile nell’area degli esperti, per potere finalmente acquisire anche nuove competenze musicali, e ampliando il più possibile il voto anche alle più giovani generazioni utilizzando ad esempio, oltre ai tradizionali meccanismi, anche un App per votare oltre al Televoto” conclude l’artista reduce da un tour di successo in Canada.
“Da confermare i duetti che vedano big ed emergenti insieme con nuovi progetti e nuove reinterpretazioni dei brani della musica italiana e magari lavorare insieme anche dopo il Festival di Sanremo a tour con progetti che abbiamo oltre a una forza sul mercato della discografia e dello streaming anche una forza sul mercato del live capace di guardare anche in modo nuovo e concreto al mercato estero” aggiunge Giordano Sangiorgi.
Inoltre, Giuseppe Marasco, coordinatore di It-Folk, ritiene indispensabile una parita’ di trattamento tra tutte le associazioni nella partecipazione degli artisti al Festival di Sanremo e tutto il settore della piccola produzione indipendente ed emergente.
Infine, Giordano Sangiorgi del MEI dopo che si è recentemente tenuto un appuntamento itinerante per gli Stati Generali della Musica Emergente a Roma, Milano e Napoli che ha coinvolto oltre 400 operatori del settore, che saranno sentiti e coinvolti anche sul prossimo Festival di Sanremo 2020 in un percorso partecipativo, è pienamente soddisfatto dell’impostazione fornita al Tavolo di Lavoro dall’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, dalla Direttrice di Rai Uno Teresa De Santis, dal Direttore della Comunicazione Rai Marcello Giannotti, dal Capo Struttura Rai per Sanremo Claudio Fasulo e dalla Direttrice di Rai Radio Due Paola Marchesini, di proseguire tale tavolo di lavoro anche su tutti gli altri programmi ed eventi musicali presenti nel palinsesto della Rai per aumentare la ricchezza di proposte mixate ad alti numeri di attenzione e di ascolto, senza dimenticare sempre di voler parlare innovando al massimo numero di utenti, permettendo così a tutte le musiche popolari contemporanee del nostro paese di poter trovare uno spazio adeguato in questo nuova progettualità Rai trasparente, da vero servizio pubblico nei confronti della musica per attirare nuovo pubblico e nuove platee di ascoltatori attraverso nuovi programmi e nuovi palinsesti musicali più ricchi. “Un buon primo passo che speriamo prosegua in questa direzione, facendo vedere anche da subito in modo concreto una nuova direzione, mentre al MEI 25 faremo un punto su questi importanti lavori”.
Fonte: www.meiweb.it