In Ticino c’è in ballo circa un milione di franchi all’anno !
Rimborso dei premi di cassa malati agli eredi dei defunti:
un appello del Guastafeste raccolto da 54 Comuni
Il 3 dicembre 2015 la II Corte di diritto sociale del Tribunale federale di Lucerna, accogliendo un ricorso del Guastafeste e dunque partito dal Ticino, aveva deciso che il premio mensile dell’assicurazione di base obbligatoria contro le malattie fosse “divisibile”. Una decisione di portata nazionale che ha riguardato tutti gli oltre 8 milioni di assicurati residenti in Svizzera. In precedenza, in mancanza di una norma chiara nella legge ( la LAMal) , la giurisprudenza stabiliva che il premio mensile di base obbligatorio fosse “indivisibile”, e cioè che dovesse sempre essere pagato per intero anche se l’assicurato, per motivi diversi (fra cui il decesso) , non ne usufruiva per tutto il mese .
In concreto, grazie alla nuova giurisprudenza , se qualcuno ad esempio decede il primo giorno di un mese , la Cassa malati dovrà restituire agli eredi che ne fanno esplicita richiesta il premio già pagato per il resto di quel mese, che può anche superare i 500 fr. (l’entità del rimborso dipende dall’ammontare dei premi e dal giorno del decesso).
Per completezza di informazione va detto che, per quanto riguarda le coperture assicurative complementari ( che sono facoltative), la “divisibilità” dei premi era già stata decisa dal Tribunale federale nel 2006 (vedi art. 24 della LCA, ossia la legge federale sul contratto di assicurazione) .
Il problema però è che, in caso di decesso di un loro assicurato, le casse malati non hanno l’obbligo di rimborsare automaticamente ai parenti i premi LAMal e LCA pagati in eccesso, e molti eredi non sono a conoscenza del loro diritto di chiedere il rimborso di questi premi.
Secondo una mia valutazione in Ticino, dove ogni anno si registrano all’incirca 3’000 decessi, vi é in ballo almeno un milione di franchi all’anno : perché regalare questi soldi alle casse malati ? (da notare che il termine di prescrizione è di due anni a partire dal decesso per i premi LCA e un anno per i premi LAMal, per cui molti eredi avrebbero ancora il diritto di chiedere un rimborso dei premi per i decessi avvenuti nel 2015 e nel 2016 : un motivo in più per informarli…).
In 54 Comuni (2/3 degli abitanti del Cantone ) verrà fatta un’informazione !
Proprio per colmare le attuali lacune informative, lo scorso 28 gennaio avevo scritto ai Municipi di tutti i 120 Comuni del Cantone (senza contare quei 15 Comuni che a partire dalle elezioni differite del 2 aprile saranno aggregati con Bellinzona e con il nuovo Comune della Riviera) invitandoli a esaminare la possibilità di informare dei loro diritti gli eredi di persone decedute nel loro comprensorio. Finora 54 Comuni mi hanno comunicato di aver aderito all’appello (ossia quasi la metà rispetto ai 120 Comuni, ma comprendenti circa i due terzi degli abitanti del Cantone !).
Alcuni di loro ( ad esempio Lugano) hanno accolto il suggerimento di prendere contatto in modo mirato con i parenti dei defunti, scrivendo loro una lettera ; altri informeranno a voce gli eredi che si rivolgeranno ai vari sportelli comunali e altri ancora hanno optato per un’informazione più generica tramite il loro portale internet oppure con la pubblicazione di un avviso all’albo comunale o sul bollettino informativo del Comune. E’ auspicabile che anche i Comuni che non hanno risposto all’appello seguano l’esempio di questi 54, magari su sollecitazione di qualche consigliere comunale…
Penso che il Ticino , Cantone in passato piuttosto bistrattato dalle Casse malati, sia il primo e finora l’unico Cantone in cui questo tipo di informazione verrà fatta quasi a tappeto dai Comuni. Dato che la nuova giurisprudenza , sulla quale le Casse malati si son ben guardate dall’informare i loro assicurati, concerne tutti gli oltre 8 milioni di assicurati residenti in Svizzera, l’autore del ricorso che ha guastato la festa alle Casse malati si augura che il modello ticinese faccia scuola anche negli altri Cantoni, in modo che l’importante sentenza del Tribunale federale ottenga il massimo effetto pratico.
Ecco in ordine alfabetico i nomi dei Comuni ( elenco pubblicato sul sito www.ilguastafeste.ch) che mi hanno comunicato di aver aderito all’appello, facendo cosÌ un utile servizio ai loro abitanti (in rosso i Comuni con più di 5’000 abitanti) :
Acquarossa, Agno, Airolo, Alto Malcantone, Arbedo-Castione, Avegno-Gordevio, Bedano, Bedigliora, Bellinzona, Bioggio, Blenio , Breggia, Brione s/Minusio, Brissago, Cademario, Cadempino, Cadenazzo, Capriasca, Castel San Pietro, Chiasso, Comano, Croglio, Cureglia, Dalpe, Gordola, Lavertezzo, Locarno, Losone, Lugano, Lumino, Maggia, Magliaso, Melide, Miglieglia, Minusio, Muzzano, Novaggio, Origlio, Orselina, Paradiso, Ponte Capriasca, Prato Leventina, Pura, Ronco s/Ascona, Sant’Antonino, Serravalle, Sessa, Stabio, Tenero-Contra, Terre di Pedemonte, Torricella-Taverne, Vacallo , Vico Morcote, Vogorno
Una menzione particolare la merita il Comune di Bioggio , il quale non si limiterà a fare questa informazione in futuro, ma prenderà contatto pure con gli eredi di tutte le persone che sono decedute a partire dal 2015.
Giorgio Ghiringhelli