Occasione persa. La giustizia che negli ultimi mesi è stata messa sotto inchiesta con alcuni preavvisi negativi da parte del consiglio della magistratura. Il Gran Consiglio ha deciso di riconfermare tutti nei rapporti di forza politica. Il procuratore generale, quello dei sms privati, ha riottenuto piena fiducia. Tutti contenti i partiti che hanno confermato le loro predominanze anche nel potere della giustizia. Se avevamo una giustizia debolissima e sottomessa al potere dei partiti, ci si ritrova ora con la stessa giustizia debole, con qualche problema in più di rapporti interpersonali. Noi popolino dobbiamo solo sperare di non aver bisogno della magistratura ticinese o almeno di essere della stessa corrente politica del magistrato incaricato. Ancora una volta, dopo tanto gridare, i partiti si sono rimessi in riga, riconfermando tutti e perdendo un’occasione unica per dimostrare a noi che veramente volevano una giustizia forte e libera da pressioni. Non ne avevamo alcun dubbio. Le poltrone fanno gola ai partiti e dunque tutti i teatrini messi in atto prima, durante e dopo gli scandali sono rientrati. Abbiamo capito dunque che i partiti puntano al potere e non certo al bene della gente.
Come possiamo stare tranquilli quando abbiamo dei magistrati politicizzati che dovranno rispondere ai loro partiti di appartenenza prima ancora di emettere verdetti, che difficilmente saranno verdetti secondo coscienza. (RB)