Nelle pagine di cronaca Locarnese del Corriere del Ticino di sabato 23 febbraio si legge:
La Sezione Enti Locali (SEL) dichiara illegale il prelievo maggiorato per le residenze secondarie.
Una volta di più, quanto OKKIO va dicendo da anni e riportato anche nel “Modello di regolamento conforme alla Legge federale per la protezione dell’ambiente (LPAmb) trasmesso a tutti i Comuni del Ticino nel giugno 2017, trova conferma!
Nella premessa del suo modello, OKKIO afferma che:
una tassa causale non può essere discriminante!
la base di calcolo deve essere uguale per tutti!
E il regolamento di Locarno, di discriminazioni ne contiene diverse, non solo nei confronti delle residenze secondarie, ma anche nei confronti della categoria “attività economiche”.
L’abbiamo scritto e riscritto, che era meglio seguire le indicazioni del nostro modello, che tra l’altro si basa sul regolamento in vigore dal 2010 a Losone e che ha già ottenuto tutela giuridica. Compresa quella di Mister Prezzi.
A Locarno ne il Municipio, ne il Consiglio Comunale ci hanno dato ascolto. Ma non sono gli unici.
Di regolamenti discriminanti ne è pieno il Ticino! Quelli in regola, oltre a Losone si possono contare sulle dita di una mano.
Analizzando i Messaggi che propongono l’adeguamento alle nuove disposizioni sulla tassa sul sacco licenziati recentemente dai Comuni, i Rapporti Commissionali e i verbali dei dibattiti nei Consigli Comunali si evince una gran confusione sulla interpretazione dei diritti e dei doveri che Esecutivi, risp. Legislativi sono tenuti a rispettare nel definire i criteri per determinare la tassa base.
Il motivo perché ciò accade ha certamente molte origini, ma a nostro avviso, la principale e più influente causa dei pasticci nei regolamenti, è la Guida per l’allestimento del Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti pubblicata dal Dipartimento del territorio nell’agosto 2017 (e a quanto pare non avvallata dalla SEL) che contiene parecchie indicazioni fuorvianti o addirittura in contrasto con quanto stabilito dalla LPAmb. Da notare che la citata guida è stata allestita più di due mesi dopo quella di OKKIO.
Di queste inesattezze OKKIO ha informato tutti i Comuni, ma solo pochissimi ci hanno dato ascolto.
Ora i nodi, uno ad uno, stanno venendo al pettine e la SEL e il Servizio Ricorsi del Consiglio di Stato si ritroveranno con parecchio lavoro. Lavoro che provoca costi che probabilmente si potevano evitare, se in occasione della approvazione della nuova legge sulla tassa sul sacco il Dipartimento del territorio e la Commissione della legislazione avessero dato più seguito alle indicazioni ricevute da OKKIO.
OKKIO auspica che, per evitare ulteriori confusioni, con contestazioni e ricorsi, sia arrivato il momento di fare finalmente chiarezza.