Zona di contatto; Due scuole in dialogo a Minusio co. la Fondazione Museo Mecrì 5.9 – 31.12.2021
Inaugurazione: domenica 5 settembre, dalle ore 11.00
Durata della mostra: 5.9-31.12.2021
A partire dal mese di settembre 2021 fino alla fine dell’anno la Fondazione Museo Mecrì presenta un progetto in collaborazione con la Scuola di Scultura di Peccia e la Schule für Holzbildhauerei di Brienz. I tre piani della sede museale accoglieranno opere di autori e artisti appartenenti alle due scuole; in mostra alcuni lavori realizzati dagli studenti e insegnanti della scuola di Brienz, in dialogo con le sculture di Ursula Rutishauser (*1965) e Peter Bachmann (*1959) entrambi in rappresentanza della scuola di Peccia. Vi saranno inoltre attività collaterali nel corso del periodo espositivo, una dimostrazione sul lungo lago di Minusio e una mostra di presepi itineranti nel periodo dell’Avvento.
La mostra
Il legno, materia prima principe sulle sponde del lago di Brienz e nella regione dell’Oberland bernese, e il marmo di Peccia, chiamato anche Cristallina l’unico marmo ancora oggi estratto in Svizzera, sono chiamati a un confronto, a uno scambio, un dialogo. Istantaneamente si viene a creare un filo invisibile tra le due scuole, entrambe con la stessa missione, entrambe dedite allo studio e alla lavorazione dei materiali, ma allo stesso tempo distanti, non solo geograficamente. La Schule für Holzbildhauerei di Brienz vede in origine la sua fondazione nel lontano 1884, cento anni dopo, nel 1984, nasce la Scuola di Scultura di Peccia. La prima, oggi, si rivolge in prevalenza ad un pubblico giovane, mentre la seconda, che pure accoglie ben volentieri neofiti nell’arte scultorea, offre anche la possibilità a persone con avanzate capacità e abilità scultoree di concepire, studiare, approfondire e realizzare nuovi progetti e nuove opere. Il Museo Mecrì funge così da punto di incontro in cui l’insieme delle peculiarità e dei fattori nel complesso eterogenei delle due scuole entrano in contatto. All’interno di questa “zona di contatto”, principalmente intesa in senso puramente fisico, il museo si fa dunque contenitore di materiali, di relazioni e interrelazioni, di culture, tradizioni, idee, progetti e visioni tese a generare a loro volta nuove riflessioni.
Il progetto espositivo intende dunque mettere in relazione opere scultoree dalle forme e dalle finalità molto diverse tra loro, oltretutto realizzate in svariati materiali (legno di tiglio, pino, noce, marmo di Peccia, gesso, alabastro, ecc.), con l’obbiettivo di creare una narrazione in bilico tra realtà, arte e natura.
Ogni piano espositivo presenta gruppi di opere provenienti da entrambe le scuole che possono suscitare emozioni e sentimenti altrettanto diversificati. Alcune opere dalle forme molto lineari e dal fascino emanato anche dalla morbidezza dei materiali porteranno ad una atteggiamento di pura contemplazione, in altri casi sculture dal carattere ambiguo e teatrale spingeranno alla riflessione e all’introspezione, mentre altre, forse, indurranno allo stupore, stimoleranno la curiosità o semplicemente faranno sorgere un sorriso.
Attraverso molteplici sculture eseguite con svariati materiali dalle peculiari caratteristiche, realizzate da mani e intelletti dissimili tra loro, i lavori tra astrazione e figurativismo condurranno il visitatore lungo un percorso ascensionale restituendo un’esperienza ricca di spunti, collegamenti e confronti. Le differenze formali e sostanziali delle opere in mostra contribuiranno a creare armonia nella diversità, diventando un punto di forza dell’intero percorso espositivo.
Il Padiglione della Fondazione avrà una funzione maggiormente didattica e informativa, dove, attraverso dei pannelli esplicativi corredati da testi bilingue (italiano-tedesco) e immagini, verranno raccontate e descritte le rispettive scuole, la loro storia, le attività e l’offerta formativa. Il visitatore potrà così facilmente e intuitivamente costruirsi un’idea generale della finalità e missione di entrambe le scuole, e qualora vi fosse un maggiore interesse, avrà la possibilità di trovare i rispettivi recapiti e contatti.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue, italiano-tedesco, in cui vengono riprodotte tutte le opere e le vedute dell’allestimento (fotografie di Cosimo Filippini, Savosa). Progetto grafico a cura di Jacqueline Haener, Atelier 212, Minusio. Stampato da Rprint, Losone
Eventi collaterali
Scultori sul lungo lago di Minusio
In concomitanza con l’inaugurazione della mostra a partire dal pomeriggio di domenica 5 settembre per la durata complessiva di una settimana avrà luogo un evento sul sedime situato sul lungo lago di Minusio in zona Portigon (nell’area verde antistante l’Osteria La Riva). I due rappresentanti la scuola di Peccia insieme a due rappresentanti della scuola di Brienz realizzeranno o finalizzeranno delle sculture sul posto. L’attività si inserisce in una linea di continuità con la mostra, concretizzando e mostrando il lavoro stesso degli scultori nelle varie fasi dal concepimento alla conclusione di un’opera. Oltre a mostrare la lavorazione dei materiali, le postazioni fungeranno quale ulteriore punto di contatto per eventuali interessati alle attività delle scuole, così come estensione del Museo Mecrì. L’evento ha trovato l’appoggio del Municipio e del Patriziato di Minusio. Vi saranno nel corso della settimana degli accompagnamenti sonori e musicali.
Una mostra itinerante
A completare il progetto, nel periodo dell’Avvento, una mostra itinerante di presepi in legno realizzati artigianalmente dalla ditta Huggler Holzbildhauerei di Brienz. Le figure sono intagliate e rifinite a mano, per cui di grande pregio, e si rifanno al modello concepito e creato da Hans Huggler-Wyss nel 1915. L’attività centenaria della ditta e il lavoro professionale svolto sinora hanno contribuito a crearne la nomea, tanto da essere state portate in dono a Papa Francesco nel 2016 dall’allora Presidente della Confederazione Johann Schneider-Amman.
Un presepe rimarrà in mostra le quattro domeniche d’Avvento presso la chiesa romanica di San Carlo a Negrentino, mentre un presepe con figure scolpite più grandi dalle dimensioni di circa 60 cm viaggerà ogni domenica da una chiesa all’altra nelle seguenti sedi:
– San Giovanni Battista, Cevio
– SS. Pietro e Paolo, Biasca
– San Vittore, Muralto
– Santa Maria della Misericordia, Ascona
Questo particolare evento si inserisce nel progetto complessivo con grande coerenza estendendo il concetto principale di zona di contatto ad un ulteriore livello.