“Sculture e artigianato creativo all’aperto 2020”, 15 agosto – 29 novembre 2020, Laghetto di Tendrasca, Val Resa
Dopo i mesi di quarantena, in quest’estate insolita contraddistinta dalle regole dettate dal coronavirus, tutti noi sentiamo il bisogno di poterci rilassare in un posto sicuro e trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta. Perché quindi non coniugare il contatto con la natura e l’arte?
Il Comune di Brione s/Minusio ci invita a scoprire (o riscoprire) la bellezza della nostra regione. E tra le mete più appartate e sconosciute, ma anche tra le più selvagge del Cantone, c’è “la più piccola valle del Ticino” ovvero la Val Resa.
Partendo dal nucleo di Brione s/Minusio verso l’antica mulattiera, oggi strada carrabile, si può godere di un panorama incomparabile, con angoli di natura ancora incontaminati per poi raggiungere altrettanti punti di partenza per stupende escursioni verso i Monti di Lego, Cardada o la Collina Alta.
A colpire quanti giungono in collina a Tendrasca, una frazione di Brione s/Minusio è, anzitutto, l’incantevole vista sul Lago Maggiore. Ma basta spostare lo sguardo poco più in là ed ecco presentarsi un’oasi semplice ma speciale. ll cuore artistico di questo luogo suggestivo è il Laghetto di Tendrasca, che ospita una mostra di sculture e artigianato creativo integrati in un magica terrazza circondata dal bosco e dal riale Navegna.
Immerse nel paesaggio e nella quiete, 33 opere esposte nell’area verde accompagnano i visitatori in un connubio fra arte e natura. Come, ad esempio, le Nuvole che annunciano il bel tempo che sottolineano la serenità del posto e Senti cantare il fiume e il bosco? (entrambe di Anneliese Hophan) il cui grande orecchio stilizzato vuole essere un invito a fermarsi ad ascoltare la sinfonia della natura. Il Volo di farfalle (Fabrizia Milesi e Vittoria Canevascini) celebra la trasformazione, la potenza e la bellezza insita in ogni essere vivente mentre il Cuore di pietra (Marie Louise Keller) ci ricorda che in ogni pietra c’è un cuore ben nascosto da un guscio talvolta anche ruvido. Scolpendo il sasso ci si presenta una forma nuova, lucida, liscia e di un colore del tutto diverso dall’aspetto esteriore. Questo ovviamente vale anche per altri oggetti e per le persone. Ma c’è spazio anche per gli alberelli di Sonia Vicari, vedi foto a lato, (EcoloMAgia) in cui sono incorporati degli elementi in plastica colorati, il cui significato rimanda in primo luogo ad un discorso ecologico di riciclo della plastica (in questo caso in arte) e ad un’idea simbolica della natura che raccoglie e con armonia trasforma e rivalorizza un materiale non biodegradabile.
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” così diceva Marcel Proust. Allora lasciamoci sorprendere dai Fiori della Camonna della giovane artista Nina Nikita von Boletzky e non lasciamoci spaventare da I mostri di… (Jürg Bertogg) i cui denti aguzzi, le lingue appuntite e le criniere di draghi sono così buffe da non farci paura, anzi, da farci ridere! E gli animali in questo angolo incantato di certo non potevano mancare: Dédé Moser è un’artista affermata e stimata in tutto il mondo, considerata la più nota pittrice di gatti in Svizzera. Da oltre trent’anni ritrae l’affascinante universo felino e la loro aura misteriosa in cui si mescola dignità, grazia, imprevedibilità, gentilezza e pazza gioia di vivere, insieme ad un’infinita pigrizia meditativa.
Terminiamo con le parole degli autori di Milestone Rock e Fantasia sui Totem (Lele e Antonella Pozzi): “Abbiamo pensato che dopo tutto quello che abbiamo vissuto in questi lunghi mesi, e ancora nella quotidianità, le persone avessero bisogno di colore, allegria…di qualcosa di spiritoso ed unico. Quindi anche se non possiamo ancora andare ad assistere a concerti, spettacoli ed eventi, i totem ricreati con i nomi di cantanti, band, personaggi e fantasie di colore, possono portare un po’ di atmosfera attorno a noi”.
Lavori integrati nell’ecosistema circostante, che lasceranno affiorare emozioni positive quali l’armonia e la leggerezza, da ammirare organizzando magari una gita fuori porta in compagnia di familiari, amici e, perché no, dei nostri fidati compagni a quattro zampe. Un’intrigante fusione tra natura e scultura, che ben si accompagna con una sosta in uno dei vari punti di ristoro della zona. Un museo a cielo aperto dove riprendersi del tempo prima di tornare sul piano.
L’esposizione è fruibile tutti i giorni fino al 29 novembre 2020.
Opere esposte di Vanna Alberti, Jürg Bertogg, Vittoria Canevascini e Fabrizia Milesi, Fabiano Convert, Anneliese Hophan, Marie Louise Keller, Dédé Moser, Tiziana Mucchiani Farah, Antonella e Lele Pozzi, Agostino Rossi, Penélope Soler Lopez, Sonia Vicari, Nina Nikita von Boletzky.