Sabato 11 novembre | PAOLO NORI | alle Colazioni Letterarie LAC Lugano
COLAZIONI LETTERARIE AL LAC CICLO DI INCONTRI LETTERARI IN DIALOGO CON IL PUBBLICO LAC LUGANO ARTE E CULTURA “ROMPERE GLI SCHEMI”
Sabato 11 novembre alle 11 con Paolo Nori si terrà l’ultimo incontro del 2023 del ciclo “Colazioni letterarie al LAC” promosso dalla Società Dante Alighieri Lugano e dal centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu, grazie al contributo di UBS, partner principale LAC edu.
Paolo Nori durante l’incontro dal titolo ‘Vi avverto che vivo per l’ultima volta’ parlerà della vita affannata e dolorosa di Anna Achmatova, la più grande poetessa russa di tutti i tempi che non ha mai smesso di scrivere, anche quando la sua poesia si poteva soltanto passare di bocca in bocca.
Sabato 11 novembre ore 11
Foto Paolo Nori: https://drive.google.com/drive/folders/11tAHhFVsz3x_YdbqBuYAHn2EYCMfNXHI?usp=sharing
Paolo Nori
VI AVVERTO CHE VIVO PER L’ULTIMA VOLTA (Mondadori 2023). Introduce l’incontro Yvonne Pesenti, presidente della Società Dante Alighieri di Lugano.
«E noi, che cosa stiamo diventando? E io, cosa sono diventato?» si chiede Paolo Nori.
E la risposta viene da una lontananza che in verità brucia distanze e porta con sé, come fosse turbine di visioni, di fatti, di sentimenti, e naturalmente di poesia, la vita di Anna Achmatova.
«Vogliamo raccontare» dice Nori «la storia di Anna Achmatova, la più grande poetessa russa di tutti i tempi nata nei pressi di Odessa nel 1889 e morta a Mosca nel 1966. Anche se Anna Achmatova voleva essere chiamata poeta, non poetessa, e non si chiamava, in realtà, Achmatova, si chiamava Gorenko; quando suo padre, un ufficiale della Marina russa, seppe che la figlia scriveva delle poesie, le disse “Non mischiare il nostro cognome con queste faccende disonorevoli”. Allora lei, invece di smettere di scrivere versi, pensò bene di cambiar cognome. E prese il cognome di una sua antenata da parte di madre, una principessa tartara: Achmatova.» la poetessa diventata, durante la Seconda guerra mondiale, la voce più popolare della Russia sotto l’assedio nazista, successivamente rimessa al bando, sorvegliata, senza mezzi. Non ha smesso di scrivere, anche quando la sua poesia si poteva soltanto passare di bocca in bocca. Ha saputo, alla fine della sua vita, essere quel che voleva diventare: la più grande poetessa, anzi, il più grande poeta russo dei suoi tempi.
Dopo essere entrato in quella di Dostoevskij, Nori entra in un’altra vita incredibile, ma questa volta ci rendiamo conto che, nell’avvicinare Anna a noi come siamo diventati, e noi alla Russia come è diventata, ci troviamo di fronte a un’urgenza crudele, a una figura che ci guarda, ci riguarda, e ci tocca più forte dove siamo ancora umane creature.
Paolo Nori, (Parma, 1963), laureato in letteratura russa, ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019), Che dispiacere (2020) e Sanguina ancora (2021). Ha tradotto e curato opere, tra gli altri, di Puškin, Gogol’, Lermontov, Turgenev, Tolstoj, Čechov, Dostoevskij, Bulgakov, Chlebnikov, Charms.
Rompere gli schemi, di pensiero e di comportamento, andando oltre gli standard convenzionali. E’ stata questa la scelta che ha condotto ad ospitare prima FumettiBrutti e poi Paolo Nori: chi per motivi personali, come FumettiBrutti stella del fumetto diventata punto di riferimento generazionale e chi, come Nori, ha fatto proprie le biografie di Anna Achmatova e prima di Dostoevskij e di altri scrittori russi.
Modalità di partecipazione
Evento gratuito
Prenotazione consigliata su www.edu.luganolac.ch
Il ciclo di incontri letterari Colazioni letterarie è promosso dalla Società Dante Alighieri Lugano e dal centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu, grazie al contributo di UBS, partner principale LAC edu.