MUSICA nel PRESENTE Festival AUTUNNO 2019 a Locarno dal 27 ott. al 15 dicembre 2019
Spazio ELLE 1°Piano
Piazza G. Pedrazzini 12
6600 Locarno 079 4418637 info@circoru.org
www.circoru.org
Dopo la bella e popolata serata di domenica scorsa, si prosegue con un duo estremamente affiatato
Domenica 27 ottobre 17.30 WOLFARTH / LORIOT Christian Wolfarth: percussioni Franz Loriot: viola
Il duo si basa su una solida consapevolezza degli ambiti sonori e una chiara comprensione della configurazione formale della musica. Assieme cercano di allargare ulteriormente i confini delle loro conoscenze, per arrivare all’essenza strutturale della musica. Una musica nel presente che trae le sue atmosfere dalla musica classica contemporanea, un minimalismo non solo strumentale ma che si sviluppa in sonorità che celebrano il silenzio. Meditazioni sonore create attraverso un’ascolto raffinatissimo e che sicuramente cattureranno l’orecchio vigile dell’ascoltatore.
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il biglietto concerto 15.- sfr
studenti, AVS o membri CircoRu e Spazio ELLE concerto 10.- sfr
studenti membri CircoRu o Spazio ELLE 5.- sfr
Con il sostegno finanziario di PROHELVETIA,
SWISSLOS ticino, Oertli Stiftung ,
Fondation SUISA, Città di Locarno
Domenica 3 novembre 17.30 BUDELLO
Anna-Kaisa Meklin: viola da gamba Antonia Ravens: arpa
Giancarlo Nicolai: laudes Kaspar von Grünigen: contrabbasso
Una musica nel presente con una strumentazione di corde barocche, da qui il nome del gruppo “Budello” (il materiale con cui si facevano le corde degli strumenti in tempi passati). Gli strumenti arrivano dal passato, la musica nasce nel presente e le sonorità decisamente innovative. La provenienza dei musicisti denota una solida formazione classica (Schola Cantorum Basilensis o Bristol Accademy) o jazz (Swiss Jazz School) la musica che sentiremo sarà comunque totalmente inedita e al di là di qualsiasi tradizione ma con una grande consapevolezza compositiva.
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Domenica 17 novembre 17.30 FLORIN/VIDIC/FIELD
Thomas Florin: pianoforte, tromba Gregor Vidic: sassofoni
Nicolas Field: batteria
Giovani musicisti ginevrini estremamente talentuosi. Florin ha già alle spalle un CD in solo (Deambule) ed é stato un anno in tournée in Giappone. Vidic (sloveno) é stato invitato a New York da Ohad Talmor a suonare nel suo Club “Seeds Brooklyn” dove ha studiato con Ellery Eskelin e suonato con Tom Rainey e Angelica Sanchez. Field (inglese) collabora con grandi musicisti internazionali: Otomo Yoshide, Keiji Haino, Fritz Welch e il conosciutissimo Rova Saxophone Quartet. Attualmente collabora con il grande sassofonista Akira Sakata.
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Domenica 24 novembre 17.30 TROLLER SARTORIUS LOHER
Manuel Troller: chitarra Julian Sartorius: batteria
Raphael Loher: pianoforte
Trio ecezzionale, tre dei più intriganti musicisti della loro generazione. Ciò che li accomuna è il piacere dello sperimentare: esplorano tutte le possibilità che i loro strumenti offrono. Manuel Troller (membro del famoso trio di Rock sperimentale Schnellertrollermeier) Julian Sartorius, vincitore nel 2014 del premio della musica svizzera e Raphael Loher vanta collaborazioni con Gerry Hemingway e John Voirol. Non si può non segnalare che Troller ha collaborato in duo con altri chitarristi quali Marc Ribot e Lee Ranaldo (Sonic Youth) e Sartorius con Arto Lindsay, M. Ribot e i gruppi Dierhoof e Faust.
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Domenica 1 dicembre 17.30 BLUDUST
Natalie Peters: voce Guy Bettini: cornetta
Guillaume Gargaud: chitarra acustica
Il duo Peters / Bettini nasce a Berlino nel 2001, da allora hanno incontrato molti musicisti sotto l’etichetta “One more”, per citare i più conosciuti; Barre Phillips, Urs Leimgruber, Christian Wolfarth, Gerry Hemingway, Paul Lovens… e alcuni di questi incontri hanno generato dei nuovi progetti stabili, come ad esempio con Sebi Tramontana o con Sara Käser (NUN). Gargaud é pure uno di quei incontri che lasciano il segno nel tempo, musicista di grande virtuosismo, ma mai fine a se stesso, grande dimestichezza per la musica nel presente, ha all’attivo più di una ventina di album. I BLUDUST in ottobre sono stati al Festival di Opava in Cecoslovacchia e sono andati in studio a Praga.
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Domenica 8 dicembre 17.30 DDK
Jacques Demierre: pianoforte Axel Dörner: tromba
Jonas Kocher: fisarmonica
Appuntamento d’eccezione allo Spazio Elle l’arrivo d’un ensemble composto da tre musicisti, considerati dei maestri della musica nel presente in Europa. Il trio presenta una musica permanentemente focalizzata sul qui ed ora, che abbraccia uno spettro larghissimo di colori, passando dal silenzio e dai suoni minimalisti a vere e proprie iruzzioni sonore. Il gruppo ha all’attivo un CD registrato in concerto alla Cave 12 di Ginevra nell’ottobre 2014. Il disco è considerato dalla critica come uno dei migliori usciti nel 2018. Demierre, premio svizzero della musica 2018, e della città di Ginevra 2007. Dörner premio della città di Berlino 2019 e nel 2006 il premio della critica SWR.
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Domenica 15 dicembre 17.30 – Ensemble SOUS-SOL
Monica Costarelli: voce Natalie Peters: voce Tina Weber: voce
Yara Mennel: violino Enrico Teofani: trombone
Reinhard Külling: fisarmonica Hanswerner Plüss: clarinetti
Hanspeter Wespi: violoncello Ueli Zysset: contrabbasso
Paride Guerra: batteria Massimo Mazzi Damotti: pianoforte Guy Bettini: cornetta
Da più di nove anni l’Ensemble si incontra a suonare tutti i martedì. Creato e condotto da Guy Bettini, il gruppo studia e approfondisce la musica nel presente per formazioni allargate, con l’intento, senza direttore e in assenza di strutture o di percorsi concettuali predefiniti, di suonare una musica creativa, differenziata e sensibile. L’ensemble ha collaborato con musicisti di fama internazionale: Barre Phillips, Joelle Léandre, Alexander von Schlippenbach, Paul Lovens, Urs Leimgruber, Michel Doneda e Gerry Hemingway.
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MUSICA nel PRESENTE
Il Festival della musica inaudita, un’utopia concreta: di Guy Bettini
-Solo l’incapacità di udire la voce della nostra vera essenza ci fa apparire
improvvisi e inaspettati gli eventi della vita. Mentre, nella misura in cui ci
identifichiamo con l’anima, diveniamo anche coscienti di stare materializzando tutto ciò che ci accade momento dopo momento. La conseguenza di questo nuovo atteggiamento, al quale ci si deve allenare, è che svanisce ogni paura e diveniamo progressivamente sempre più liberi- (Salvatore Brizzi).
La libertà di creare musica imprevedibile, momento dopo momento, é l’utopia concreta e realizzabile da parte dei musicisti che saranno presenti a questo
Festival. Un’occasione per l’ascoltatore, di farsi accompagnare attraverso
percorsi sonori inauditi e di verificare quanto presente egli sia nel qui ed ora,
liberandosi dai pregiudizi, dalle aspettative e dai preconcetti. La pratica della musica nel presente ha un carattere iniziatico sia per l’esecutore che per il fruitore. Nel 1914 Rudolf Steiner afferma che: – la musica é una manifestazione esteriore di quel che l’anima sperimenta coscientemente nel percorso di iniziazione. La via dell’iniziazione é l’immersione totale dell’io nel momento presente e la musica ne rispecchia le qualità.- Fino ad ora questo tipo di musica finiva sotto l’etichetta di musica improvvisata, un termine che ne svaluta il suo vero valore.
La definizione “musica improvvisata” ha troppe possibilità interpretative ed é
diventata una categoria musicale consumata e poco adatta per definire un tipo di musica che nasce e si sviluppa nel presente. Il termine d’improvviso significa; non previsto, non prevedibile, inaspettato e repentino, quindi decisamente poco adatto a descrivere la pratica del musicista che compone nel momento,
sprofondando nel flusso intuitivo, anticipando e prevedendo (presentendo) la costellazione sonora che si sta formando. Sono convinto che oggi, nel
ventunesimo secolo, siamo entrati in una nuova era, dove l’attenzione nei
confronti del qui ed ora, sarà una necessità fondamentale. La musica
rispecchierà queste esigenze e sarà un modello di applicazione, una pratica di consapevolezza sia per il musicista che per l’ascoltatore.
La categoria musica improvvisata viene da me sostituita con musica nel
presente. Presente (dal latino “presum” pre = innanzi, davanti, anticipo // sum = sono, essere) quindi essere davanti, essere innanzi, essere in anticipo.
La musica creata all’interno del presente è una musica che nasce di fronte a noi, nel momento in cui diventa musica. Il presente diventa, il pre-sente, sente in
anticipo. Una musica che viene sentita prima che si materializza, un’udienza
interiore che si manifesta prima che si concretizzi. Questa percezione anticipata nasce dall’intuizione, che arriva sempre un attimo prima della traduzione in forma da parte dell’intelletto, uno stato di grazia. Una musica che mira a rendere udibili le esperienze e le modalità di esperienza pre-razionali. La Musica nel
presente é svincolata dai legami con il passato e non cade nelle aspettative future, una musica dell’adesso, del qui ed ora, che sboccia grazie alla pioggia dell’intuizione sull’humus delle esperienze e competenze individuali.
La Musica nel presente può essere praticata anche in gruppo, a condizione che tutti i membri si trovino in uno stato di udienza interiore anticipata, uno stato di grazia collettiva, una forma di telepatia compositiva. Nel collettivo ogni membro é interprete, arrangiatore e compositore allo stesso tempo. Più grande è la formazione, più arduo il compito di instaurare questa sintonia intuitiva.