Mostre allo Spazio 1929 a Lugano: Hai dato alla vergine un cuore nuovo di Giulia Bianchi (25.05-01.08.2017)
25 maggio – 1 agosto 2017 visitabile su appuntamento
inaugurazione 25 maggio dalle 18.30 allo Spazio 1929 in presenza dell’artista e del nostro aperitivo spaziale
Questo è un momento storico cruciale nella storia della religione cattolica che sempre piú sembra oggi un modello obsoleto, lontano dalle esigenze e realtà spirituali dell’individuo. Un periodo, il nostro, in cui sembrano decidersi le sorti della Chiesa: l’istituzione corrente potrebbe scomparire divenendo il culto di alcuni conservatori, oppure trasformarsi profondamente nelle sue forme, amministrativa e religiosa. Al centro di questi dibattiti e queste possibilità, sembra giocarsi la battaglia per un sacerdozio rinnovato che includa anche le donne.
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IL PROGETTO
Religione e femminismo ma soprattutto disobbedienza: questi i tre punti cardine del progetto di Giulia Bianchi. Donne che scelgono di andare contro corrente e di ribellarsi a livello civile e religioso, per dare forma ad un futuro che abbia come focus la coscienza individuale.
Nonostante il Vaticano ritenga che l’ordinazione femminile sia un grave reato, la maggior parte di queste donne non vogliono lasciare la Chiesa, ma trasformarla, attraverso un modello che è molto preoccupante per il Vaticano: la spiritualità femminista è radicata nella uguaglianza e inclusione, intrinsecamente non gerarchica, e onora collaborazione e compassione versus il potere.
Le donne prete non creano un nuovo culto, ma raccolgono tutte quelle persone che non si sentono accolte dalla Chiesa ufficiale.
Giulia Bianchi ha lavorato al progetto “hai dato alla vergine un cuore nuovo” dal 2012 incontrando più di 70 donne prete negli Stati Uniti e in Colombia, fotografandole e intervistandole.
Attualmente sta documentando questa storia in Europa e in Sud Africa.
Giulia sta creando un documentario web www.donneprete.org e creando un libro. Essi presenteranno fotografie, interviste, disegni, documenti d’archivio, saggi teologici e di femminismo, diventando un punto di riferimento per questo argomento.
BIOGRAFIA
Giulia Bianchi è una fotografa interessata ai temi della spiritualità e del femminismo. Da quattro anni lavora ad un progetto sul sacerdozio femminile proibito nella chiesa cattolica.
Ha insegnato documentaristica all’ICP di New York, a Londra, e a Camera Torino. Ha lavorato come fotografa indipendente con National Geographic, TIME, The Guardian, Espresso, etc. ed esposto il suo lavoro a livello internazionale.