INSIDE LIVING TRADITIONS è un’installazione artistica, multisensoriale e itinerante creata dal Museo di Leventina. (Bzona, 20 luglio – 31 agosto 2019)
INSIDE LIVING TRADITIONS è un luogo di riflessione sul patrimonio culturale proprio e altrui.
INSIDE LIVING TRADITIONS ha l’obbiettivo di coinvolgere giovani artisti, dando loro la possibilità di esprimersi in uno spazio multimediale molto particolare.
L’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino è particolarmente felice di accogliere nella meravigliosa cornice del Castelgrande, nel foyer della Sala Arsenale, questa installazione che resterà a disposizione dei visitatori dal 20 luglio al 31 agosto 2019 valorizzando l’offerta culturale e le visite dei Manieri. La collaborazione nata con il Museo di Leventina per questo progetto ci permette di portare il territorio all’interno del Castello e promuoverne così le peculiarità e le inestimabili bellezze.
Rafforzando il dialogo tra città e periferia dando valore alle attività che si svolgono nelle nostre valli.
L’importanza di parlare delle tradizioni viventi per il Museo di Leventina
Nel 2008 la Svizzera ha aderito alla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. In quest’ambito si è quindi impegnata a compilare un inventario del patrimonio culturale immateriale presente sul suo territorio «Lista delle tradizioni viventi in Svizzera» e ad aggiornarlo periodicamente. In questo modo intende promuovere il riconoscimento, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Come ben sappiamo le tradizioni viventi sono molte di più di quelle ad oggi stilate nella lista della Confederazione. Ogni regione, ogni località ha i propri modi di vita e un proprio patrimonio culturale immateriale. A volte questo coincide con quello di altre regioni, a volte è unico e particolare.
Dando voce alle tradizioni ancora presenti sul territorio locale il Museo di Leventina vuole portare l’attenzione su quei modi di vita che ancora oggi sono ben presenti nella nostra società valorizzandoli. Si tratta quindi di parlare di come il patrimonio culturale immateriale, ovvero feste, riti, modi di vita, si sono modificati e adattati ai cambiamenti culturali della società contemporanea.
Attraverso l’installazione INSIDE LIVING TRADITIONS si è voluto dunque stimolare la riflessione e la discussione attorno a questo tema.
Un’installazione artistica ad uso museale
Un ulteriore aspetto che ha spinto il Museo di Leventina ad optare per un’installazione multimediale riguarda il modo in cui il museo oggi è chiamato a rispondere a diverse esigenze comunicative, introducendo nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Il museo si adatta ai bisogni del pubblico che richiede esperienze culturali sempre più innovative.
Dalla sua ristrutturazione nel 2014 in poi, Il Museo di Leventina ha adottato un approccio partecipativo con lo scopo di coinvolgere attivamente gli ospiti durante le visite delle sale espositive facilitando la mediazione dei contenuti.
L’installazione INSIDE LIVING TRADITIONS rappresenta un tassello importante di questo percorso che mira ad avvicinare la popolazione al museo.
L’istallazione ha la missione di fungere da anticamera delocalizzata delle mostre. L’obbiettivo è di introdurre il fruitore alle tematiche trattate nelle esposizioni presentate nelle sale del Museo di Leventina. L’aspetto itinerante del cubo sensoriale, che sarà installato presso enti e istituti interessati, avrà lo scopo di avvicinare nuove tipologie di pubblico al museo e ai suoi contenuti.
Nei primi due anni, l’installazione INSIDE LIVING TRADITIONS sarà caricato con i contenuti che faranno riferimento alla futura mostra temporanea dedicata alla cultura degli sport invernali prevista dal 7 settembre 2019 al 25 ottobre 2020. L’esposizione, che si terrà negli spazi del Museo di Leventina a Giornico, mostrerà aspetti storici e antropologici legati all’esperienza della neve, dello sci e degli aspetti sociali che gravitano attorno al tema della cultura degli sport invernali. Ricorrendo a tecniche espositive innovative si intende rendere tangibili modi di vita, tradizioni, conoscenze, usi e saperi, ovvero quegli aspetti della cultura immateriale.
Sensorialità, patrimonio culturale materiale e immateriale
Attraverso l’opera artistica dell’installazione INSIDE LIVING TRADITIONS, l’accento verrà posto sulle sensazioni legate a una tradizione vivente con l’obiettivo di regalare al singolo fruitore qualche minuto di estraniamento dal mondo reale, stimolando i suoi cinque sensi e ricordando la mostra al museo.
Grazie alla percezione sensoriale, l’uomo può, infatti, entrare in contatto con l’ambiente che lo circonda e con il proprio corpo. Queste funzioni non sono semplicemente condizionate dagli aspetti fisici e neurologici, ma sono in parte, anche condizionati da aspetti culturali.
I sensi filtrano e selezionano gli stimoli esterni seguendo degli schemi definiti e culturalmente condizionati. Molte ricerche in campo antropologico mostrano come persone di culture diverse possano sviluppare sensibilità differenti (Marazzi, 2010).
Durante il percorso evolutivo dell’uomo, i sensi si sono modificati attraverso una mutata capacità percettiva sviluppando nel corso della storia nuove sensibilità dettate da codici politici e culturali (Corbin, 2005). Inoltre, le relazioni sociali e le rappresentazioni collettive insite nel patrimonio culturale di una comunità divengono, dal punto di vista sociale e antropologico, un importante fattore che getta le basi dell’intendimento individuale. (Durkheim, Mauss, 1951 e Mauss, 1965).
Ogni comunità sviluppa differenti “profili sensoriali” che determinano l’importanza che le stesse danno alle diverse percezioni, alle forme sociali e all’espressione delle emozioni (W. Ong, 1991). In questo senso, si può sostenere, come affermato da Howes, che: “I modelli sensoriali non riguardano soltanto il modo con cui le persone percepiscono il mondo, ma anche come sono in rapporto gli uni con gli altri: le relazioni sensoriali sono relazioni sociali” (Howes, 2003, p. 55).
A riprova che la cultura ha ampliato, attraverso l’educazione e l’esercizio, le capacità sensoriali, possiamo notare come ancora oggi essa continui ad aggiungere ulteriori forme di percezione attraverso nuovi oggetti, suoni, immagini e gusti (Marazzi, 2010).
Il cubo sensoriale si inserisce in questo contesto, sia come strumento per amplificare e stimolare le percezioni sensoriali, ma anche e soprattutto come un luogo di riflessione sugli aspetti culturali (propri e altrui) e la loro percezione sensoriale.
Per non incorrere in un rifacimento artificiale di aspetti della realtà culturale attraverso le nuove tecniche multimediali che condurrebbero unicamente ad una poco felice semplificazione del contesto socio-culturale al quale il contenuto del cubo sensoriale farà riferimento, si è scelta una modalità comunicativa artistica. L’installazione sarà sì, multimediale e sensoriale, ma avrà il filtro dello sguardo dell’artista. Ciò permetterà di sottolineare lo scarto dalla realtà e allo stesso tempo di rievocarla attraverso alcuni suoi aspetti sensoriali.
INSIDE LIVING TRADITIONS: Le tradizioni viventi in un’installazione artistica multisensoriale
Attraverso l’installazione artistica e multisensoriale INSIDE LIVING TRADITIONS il Museo di Leventina vuole stimolare la riflessione sul patrimonio culturale proprio e altrui mettendo l’accento sulle differenti modalità percettive delle persone.
INSIDE LIVING TRADITIONS è un grande cubo itinerante in cui le persone sono invitate ad entrare ad uno ad uno per scoprire aspetti legati alle tradizioni viventi della Leventina. Questo progetto ha l’obbiettivo di raggiungere un pubblico eterogeneo, sorprendendo regalando ai fruitori un’esperienza di estraniazione dal mondo reale, risvegliando.
Il nome dell’installazione INSIDE LIVING TRADITIONS spiega gli obbiettivi del museo, ovvero, quelli di valorizzare gli aspetti culturali particolari delle nostre regioni e di farlo senza cedere al velo nostalgico di uno sguardo rivolto unicamente al passato. Anzi, le modalità con cui si vogliono presentare i contenuti sono assolutamente moderne grazie alle più recenti tecnologie utilizzate all’interno dell’installazione.
Anche lo sguardo è contemporaneo ed è quello di due giovani artisti che interpretano con video e audio il tema dato dal museo che per il 2019/20 sarà dedicato alla cultura sportiva invernale. La sfida per gli artisti è stata quella di impostare la propria creatività espressiva sviluppando i temi proposti dal museo e adattandoli allo spazio e alle tecnologie di cui è dotato lo spazio INSIDE LIVING TRADITIONS.
Gli artisti
I primi artisti che esporranno durante tutto il 2019 e parte del 2020 saranno Elisabeth La Rosa e Lazy Marf.
Elizabeth La Rosa è graphic designer e fotografa indipendente che risiede nel Canton Ticino.
Nel 2013, sentendo il bisogno di nuove ispirazioni ed esperienze, è partita per San Francisco, dove
ha scattato la fotografia che ha fatto nascere la necessità di un rifugio, dove, per un attimo, sospendere i pensieri e lasciar riemergere le sensazioni estraniandosi dal mondo in frenetico movimento. Nasce anche l’idea di uno spazio espositivo multisensoriale. La sua ispirazione ha fatto si che il Museo di Leventina sviluppasse l’idea creando lo spazio: INSIDE LIVING TRADITIONS.
Lazy Marf è produttore di musica elettronica, sound designer.
Collabora con Radio Gwendalyn per la quale conduce un programma mensile dal nome “Lazy Wednesday” (ogni primo mercoledì del mese).
Il 17 febbraio 2019 a Los Angeles vince il “Beat Cinema 12TH Annual Beat Battle”, un contest internazionale di musica elettronica strumentale.
Il suo genere musicale principale è la musica elettronica influenzata dalla black music e dalle correnti underground Eclectic Soul, alternative RnB/House e Hip Hop astratto
Riferimenti bibliografici
Classen C., D. Howes e A. Synott, (1994), Aroma: The Cultural History of Smell. London and New York: Routledge.
Corbin A., (2005), Storia sociale degli odori. Milano: Mondadori.
Durkheim E., M. Mauss, (1951), Le origini dei poteri magici. Torino: Einaudi.
Howes D., (2003), Sensual Relations: Engaging the Senses in Culture and Social Theory. Ann Arbor: University of Michigan Press.
Marazzi A., (2010), Antropologia dei sensi. Da Condillac alle neuroscienze, Roma: Caccocci.
Mauss M., (1965), Teoria generale della magia e altri saggi. Torino: Einaudi.
Ong, W. J., (1991), The Shifting Sensorium. In: Howes D., The Varieties of Sensory Experience. Toronto: University of Toronto Press.
Informazioni pratiche
L’ingresso è gratuito e l’installazione sarà aperta al pubblico giornalmente (7 giorni su 7) dalle 10 alle 18, dal 20 luglio al 31 agosto 2019. L’inaugurazione è prevista per questo sabato 20 luglio alle ore 18 a Castelgrande. Dal 31 agosto 2019 l’installazione partirà per diverse tappe di un tour che toccherà tutta la Svizzera.
Artisti ospiti: Elizabeth La Rosa, graphic designer e fotografa
Lazy Marf, produttore di musica elettronica, sound designer
Progetto concepito da Elizabeth La Rosa, Diana Tenconi e Alessandra Ferrini.
Direzione Diana Tenconi e Alessandra Ferrini
Produzione ETT Solutions – Lugano