Per il settimo anno consecutivo è andata i scena la “Vendemmia Solidale” presso la Società Agricola Le Manzane a San Pietro di Feletto a pochi chilometri dalla deliziosa Conegliano Veneto in provincia di Treviso.
Un appuntamento che quest’anno ha individuato nell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso la Onlus a cui devolvere il ricavato di una straordinaria giornata di festa tra i filari della cantina: l’Associazione che si applica nella ricerca sulla sindrome da invecchiamento precoce, ricerca che può aprire la strada a nuove conoscenze sulla patologia.
“Vendemmia Solidale” significa una giornata in cui le persone, quest’anno oltre 2.500, raggiungono l’Azienda e pagano l’iscrizione, e in parte, oltre 500 in questa edizione, si iscrivono anche al pranzo pagando 15 euro, poi si armano di forbice adeguata e si inoltrano tra i filari di uno dei vigneti grande circa un ettaro dove l’uva Glera è pronta per essere raccolta. Qualche ora di vendemmia e poi aperitivo con Prosecco Superiore Docg accompagnato dalle delizie di Ca’ del Poggio – Ristorante e Resort. Dopo l’aperitivo il pranzo in caneva. Durante la giornata momenti musicali e di intrattenimento. Il ricavato della festa va in beneficenza ma non solo, anche il vino che verrà prodotto con l’uva raccolta dai partecipanti, quando sarà pronto verrà venduto consentendo di realizzare altre risorse economiche. Una meravigliosa giornata in cui sentirsi bene e, soprattutto, utili.
Ma cos’è la Progeria? In questi anni sono stati fatti passi in avanti nella comprensione dei meccanismi che scatenano la Progeria. Risale al 2003 la scoperta del gene che provoca la malattia. E’ grazie a questa identificazione, definita dagli scienziati un “miracolo scientifico”, che si è ristretto il campo di ricerca riuscendo a mettere a punto delle terapie sperimentali che possano bloccare o perlomeno rallentare il decoroso della malattia. E’ ovvio che c’è ancora molto lavoro da affrontare e sviluppare per combattere questa rarissima malattia genetica che ha colpito Sammy Basso.
Sammy è il più longevo al mondo tra i malati di Progeria. Vive con la famiglia a Tezze sul Brenta, un piccolo comune in provincia di Vicenza. La Progeria o Sindrome di Hutchinson-Gilford (HGPS), è una malattia genetica rarissima caratterizzata dalla comparsa di un invecchiamento precoce nei bambini. Secondo le stime i casi sono solo 150 in tutto il mondo. L’aspettativa di vita è di 13 anni. La Patologia che gli è stata diagnosticata quando Sammy aveva solo 2 anni, porta ad un brusco rallentamento della crescita, problemi alle ossa, al cuore e ai vasi sanguigni. Per promuovere la ricerca sulla sua malattia, nell’ottobre del 2005, ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus (A.I.Pro.Sa.B.). Il 17 luglio 2018 Sammy ha coronato il suo sogno, laureandosi con 110 e lode in Scienze Naturali all’Università di Padova. Ha studiato la sua malattia e ha scritto una tesi su una nuova terapia messa a punto tra Spagna e Italia per rallentare la sindrome.
La “Vendemmia Solidale”, svoltasi domenica 9 settembre 2018, è stata caratterizzata anche per il passaggio dei ciclisti della “Prosecco Cycling”: 2000 iscritti provenienti da vari paesi del mondo che, prima di affrontare la scalata al Muro di Ca’ del Poggio, sono transitati davanti alla cantina nel pieno svolgimento della festa del raccolto. Non solo, molti di loro hanno potuto fare una sosta in Azienda con la fermata “Prosecco e scampi” ovvero un momento gioviale e gustosissimo prima del gran finale di corsa. Per pura curiosità mi garba segnalare che sono stati divorati ben 100 Kg di scampi e che ogni iscritto alla corsa ha contribuito alla beneficenza.
A questa settima edizione dell’evento presente anche Giusy Versace, atleta paralimpica, conduttrice televisiva e dal marzo 2018 Deputato della Repubblica Italiana. Una bella giornata anche per me che ho potuto conoscere e intervistare Sammy, che ho potuto riflettere e stare con tanti amici, che ho potuto respirare quell’aria di positività che parte dalla terra e arriva ai cuori delle persone. Grazie di cuore a Le Manzane e alla Famiglia Balbinot in particolare ad Ernesto e Silvana.
Fabrizio Salce