Che il Ticino sia diverso, da regione a regione ormai è risaputo e sono forse anche i numeri a sancire questa differenza. Da oltre 15 ani nelle Tre Valli, e non solo, si paga la tassa sul sacco. Ricordiamo le lotte in consiglio comunale, tra la gente e via dicendo. La paura di cambiare un sistema, quello dei rifiuti, che stava scoppiando sia come tonnellate che come costi. Era impossibile coprire i costi con tasse ad innaffiatoio, a meno che le stesse sarebbero state aumentate all’inverosimile a scapito di tutti. A scapito delle anime sensibili e per colpa di chi dell’ambiente circostante se ne frega. La tassa è poi stata introdotta e si è assistito nei primi mesi ad un certo scetticismo e turismo dei rifiuti per poi stabilizzarsi dove chi ha più rifiuti paga di più (tassa sul sacco) e chi ha meno rifiuti paga meno. I soliti maleducati che ancora oggi gettano tutto e di più ovunque ci sono sempre, ma di regola si è dimezzato il quantitativo di rifiuti e si sono sensibilizzate le persone ad una raccolta separata: carta da una parte (gratis per esempio a Faido), Pet da un’altra parte (gratis a Faido) e sacchi rossi a pagamento. Ogni due setitmane viene aperto un centro di raccolta rifiuti ingombranti e via dicendo. Sul funzionamento e risultati nulla da eccepire, per cui non vediamo come una regione economicamente debole abbia introdotto da anni la tassa sul sacco e i privilegiati dei grandi centri si oppongano.
Se qualcosa invece potremmo abbozzare è che la tassa sul sacco pagata nelle tre Valli è ingiustificatamente troppo cara, il doppio di quelle previste a livello cantonale e che se il Consorzio faceva utili, questi, in parte, sarebbero dovuti usare per abbassare nuovamente la tassa sul sacco. Questo non è stato fatto ed è chiaramente un non mantenimento di promesse fatte a suo tempo. Ma che la politica non mantenga le promesse sembra quasi una norma anche alle nostre latitudini.
Introducendo la tassa sul sacco a livello cantonale, si potrebbero contenere i costi per la comunità e anche per i privati ecologicamente educati, il che non è poco. Il tema ulteriore starebbe nel fatto di ritornare i soldi pagati in surplus ai cittadini della regione Tre Valli, che oltre aver contribuito da anni al contenimento del degrado ambientale, sono stati finanziariamente gabbati dalle autorità. Ma per questo vi sarà il tempo di discuterne. Per ora e per il bene dell’ambiente del nostro cantone, un Sì convinto alla tassa sul sacco unificata per tutto il cantone. Un passo dovuto per rendere giustizia a chi da anni già la paga. (ETC/rb)