Onorevole Consiglieri di Stato;
Egregi Signori,
Nel 2001, il Consiglio di Stato ha istituito il Gruppo cantonale per lo sviluppo sostenibile (GrussTi) per la realizzazione degli obiettivi e delle strategie stabiliti dal Rapporto sugli indirizzi e dal Piano direttore cantonale in materia di sviluppo sostenibile, nonché per elaborare un programma d’azione annuale per rendere operativo il concetto di sviluppo sostenibile con progetti concreti, e promuovere il concetto con iniziative di informazione e di sensibilizzazione.
Alla base dello sviluppo sostenibile c’è la tutela dell’ambiente. Ed è l’uomo che, con le sue attività, deve rispettare la terra su cui viviamo.
Se è vero che in molti settori questo concetto produce oggi risultati soddisfacenti, lo stesso non si può affermare per il settore delle manifestazioni che si svolgono su suolo pubblico.
Nonostante da una quindicina di anni le istituzioni promuovano comportamenti e soluzioni a tutela dell’ambiente, nella stragrande maggioranza dei casi, gli organizzatori di manifestazioni, soprattutto quando offrono cibo e bevande, non si preoccupano della riduzione della quantità di rifiuti prodotti, ma piuttosto di come gestirli nel modo più semplice ed economico possibile per loro. Comportamento questo che nella pratica si traduce troppo spesso nell’utilizzo di materiale monouso di plastica, e nel limitarsi a raccogliere e buttare tutto nello stesso sacco i rifiuti che poi verranno inceneriti presso l’Inceneritore di Giubiasco.
Un esempio lo si è avuto nella recente tornata di carnevali, dove gli organizzatori, pur sapendo da tempo che vi sono soluzioni “virtuose”, hanno invece continuato imperterriti nelle loro brutte abitudini, col beneplacito di Consiglieri di Stato e Gran Consiglieri, spesso ospiti d’onore.
Le soluzioni “virtuose” esistono da anni, ma il Ticino è rimasto indietro non solo rispetto ai cantoni svizzero tedeschi, ma anche a quelli romandi. Queste soluzioni prevedono ad esempio l’utilizzo di stoviglie lavabili oppure biodegradabili e la loro corretta separazione, come suggerito al punto 2.3 del manule “organizzare un evento sostenibile” redatto dal GRUSSTI con la collaborazione dalla scuola superiore alberghiera e del Turismo SSAT nel 2009/2010.
(Fonte:https://www4.ti.ch/fileadmin/DT/temi/sviluppo_sostenibile/documenti/25_11_11_MANUALE_Eventi_Sostenibili.pdf)
Anche sul sito www.saubere-veranstaltung.ch si trovano esempi e raccomandazioni concrete allo scopo di garantire l’organizzazioe di feste pulite, nonché la lista completa dei Cantoni e delle Città svizzere che già applicano, ognuno con le proprie sfumature, questo importante concetto.
Un bilancio ecologico eseguito dall’UFAM sui bicchieri multiuso (lavabili) mostra che il loro impatto ambientale è notevolmente migliore rispetto a quello dei vari tipi di bicchieri monouso. Inoltre, il feedback avuto negli anni dagli organizzatori di manifestazioni che già hanno fatto uso di dette soluzioni è oltremodo positivo: queste soluzioni non hanno originato particolari problemi; a dimostrazione che anche i ticinesi sono sensibili alla protezione dell’ambiente e che le soluzioni esistenti vengono accettate positivamente. Un interessante risvolto fattoci notare dagli organizzatori è stato il fatto di trovare molto meno rifiuti abbandonati sui tavoli e per terra. Ciò che ha poi ridotto il lavoro, e i relativi costi, di pulizia a festa conclusa.
– A quando dunque un’azione corale – promuovendo l’introduzione di un regolamento vincolante in materia – da parte del Consiglio di Stato per indurre gli organizzatori di manifestazioni ad applicare soluzione “virtuose” allo scopo di contenere al massimo la produzione di rifiuti da incenerire?
– A quando dunque un’azione decisa da parte del Cantone che limiti il finanziamento, diretto o indiretto, di feste e manifestazioni che, pur avendo a disposizione alternative “virtuose”, decidono di non applicarle non rispettando l’ambiente?
Carnevale è già passato, ma tra poco iniziano le feste campestri!
Il tempo dunque stringe.
Ringraziando per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.
OKKIO, Osservatorio per una gestione ecosostenibile dei rifiuti
Alessandro Lucchini, Co-coordinatore