La mia interlocutrice è appena tornata dalle ferie, da due luoghi differenti, uno caro e uno meno caro. Ha fatto una constatazione: nel luogo dove l’albergo e tutto il resto era caro, ci tornerebbe, perché si è sentita accogliere divinamente bene. Ha sentito la gioia dell’accoglienza delle persone, il buongiorno, l’arrivederci e grazie. In questa località rinomata e cara, era tutto pieno, gente e turisti ovunque, felici, in giro per il paese a fare shopping e alla sera pianificare le proprie cenette e dopo cena. Nel luogo meno caro, dove ci si aspetterebbe molta gente… il vuoto. parlavano di crisi, di periodo nero, di difficoltà senza rendersi conto che ai pochi turisti presenti non dedicavano neppure l’attenzione di un buongiorno. Il sentimento che mi ha espresso questa signora, benestante, è quello che lei tornerebbe subito nel paese dove tutto è caro ma ti fanno sentire come a casa tua e ha cancellato la location dove era a buon mercato, ma sola, isolata al proprio destino. Questo dovrebbe permetterci da fare noi stessi alcune valutazioni sul turismo in Ticino. Non sempre le persone scelgono location che costano poco, a volte preferiscono spendere qualcosina di più ma essere trattati con gentilezza e essere al centro della loro attenzione. Anche perché se proprio vogliamo dirla tutto vi sono location stupende a costi bassi e dove hanno la cultura dell’accoglienza.
Ma poi ho rapportato tutto questo discutere alla nostra realtà di valle. Inutile nascondersi dietro alle solite scuse della meteo. Facciamo un censimento delle chiese, monumenti e musei che sorgono alel nostre latitudini. O sono chiusi e per poterli visitare bisogna girare mezza valle per avere la chiave, o sono gestiti da dilettanti che aprono le porte solo a loro piacimento e a chi vogliono loro, oppure abbiamo ci si rivolge telefonicamente a qualche museo e non si degnano neppure di rispondere o di richiamarti, oppure vogliamo informazioni turistiche e i vari uffici addetti sono chiusi di sabato e di domenica … allora è lasciato tutto ai privati senza che per altro li si mettano in condizioni di operare. Forse varrebbe la pena rivedere tutta la tematica turistica per far un punto e capire se vogliamo vivere di turismo oppure se il turismo è la scusa per “magna magna” dei soliti ignoti. Noi siamo dell’idea che non abbiamo nulla di meno di altri territori simili, ma forse il valore aggiunto stà in noi, nell’amore che dobbiamo riprendere verso le nostre tradizioni, insomma parlare meno e fare di più. Occasione ultima di questa constatazione è il nostro evento del 31 agosto 2015 a Milano Expo 2015 “ETC una finestra sul mondo”, dove abbiamo visto tanta indifferenza nelle valli e una voglia di fare in pianura. Le valli che pensano come andare a Milano sia inutile e dispendioso, però quando si regala loro il biglietto gratuitamente allora ci vanno. Una mentalità sbagliata perché andare ad eventi non solo a Milano ma ovunque è occasione di intrattenere nuovi rapporti con persone, aprirsi ad altre realtà e imparare sempre e comunque cose nuove che sono poi un arricchimento per la vita normale … Ma anche qui vi è ancora molto da lavorare !!! (ETC/rb)