Egregio Ing. Nicola Guidotti, L’APM (Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo) con il presente scritto prende posizione in merito alla consultazione sulla “bozza verde” del Progetto generale di collegamento stradale A2 – A13. La presa di posizione fa riferimento alla voluminosa documentazione e alla serata informativa del 19 giugno scorso dedicata ai membri del comitato “Via la strada dal Piano”, di cui l’APM ne era la capofila.
Conformemente allo statuto dell’Associazione le nostre osservazioni riguardano esclusivamente le questioni di pianificazione e di salvaguardia del territorio del Piano di Magadino. Salvaguardia, che secondo l’articolo 2 del citato statuto è da attuare mediante un uso del territorio rispettoso dell’ambiente e dell’uomo.
Dalla nostra prima valutazione generale riteniamo che il progetto messo in consultazione rispetti nelle grandi linee le condizioni poste dal comitato ‘Via la strada dal Piano all’indomani del voto del 30 settembre 2007 e gli obiettivi formulati in seguito dalla “Conduzione politica di progetto” e confermati dall’USTRA.
Tuttavia, la metodologia adottata, a nostro modo di vedere, non è sufficientemente scientifica e non affronta l’insieme delle questioni. Inoltre, l’iter proposto per la consultazione degli enti interessati, segnatamente dei Comuni, e per l’approvazione politica appare del tutto inadeguato.
In merito alla scelta del tracciato, a parte alcuni aspetti particolari e problematici, che chiediamo di approfondire, come lo svincolo e l’accesso al portale della galleria a S. Antonino riteniamo che esso soddisfi ampiamente i criteri di salvaguardia del PdM.
Preoccupa, però il continuo aumento di traffico veicolare considerato nel modello di traffico su cui si basa l’intero progetto.
Rileviamo inoltre varie criticità nell’ambito delle misure di compensazione del territorio agricolo e della sua frammentazione fondiaria. Ci riserviamo di entrare nei dettagli delle misure di compensazione e ottimizzazione agricola, in particolare delle zone SAC, nelle varie fasi di pubblicazione successive del progetto.
Per quanto concerne i terreni agricoli coinvolti nel progetto chiediamo che sia data loro una particolare attenzione durante la fase di cantiere, onde evitare il rischio di comprometterne la qualità e renderne difficoltosa la gestione.
Ricordiamo in conclusione che, nell’ottica di una gestione sostenibile e coerente della mobilità futura, si deve dare maggiore rilevanza il traffico pubblico e al contempo diminuire drasticamente quello motorizzato. Questo anche per diminuire, o perlomeno limitare l’effetto sul PdM, delle varie fonti di inquinamento atmosferico già attualmente molto elevato e regolarmente oltre i limiti.
Con i sensi della massima stima.
Per l’Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo
http://apmagadino.ch/