Il dispositivo biomedicale progettato dalla start up Materias è pensato per la somministrazione di farmaci per via transdermica in maniera efficace e indolore
IBSA Institut Biochimique SA – azienda farmaceutica svizzera presente in 5 continenti e oltre 80 paesi, leader nelle aree della fertilità umana, dell’endocrinologia e dell’osteoarticolare – è lieta di annunciare la prima exit sul mercato biomedicale di Materias, start up napoletana dedita allo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dei materiali all’avanguardia. L’exit è legata in questo caso alla realizzazione di un dispositivo biomedicale pensato per la somministrazione di farmaci per via transdermica in maniera efficace e indolore.
La tecnologia, sviluppata nel corso degli ultimi due anni, nasce dalla realizzazione tramite tecnica fotolitografica di patch di microaghi composti da materiali polimerici biocompatibili e biodegradabili che hanno la capacità di veicolare principi attivi per uso cosmetico o biomedicale. Tale tipologia di somministrazione, efficace e indolore, ha come vantaggio quello di accelerare la velocità d’azione del farmaco, dando inoltre la possibilità di modulare il rilascio dello stesso. Questa nuova frontiera tecnologica permette, inoltre, di prevenire possibili effetti collaterali sull’apparato gastrointestinale e di eliminare il dolore dovuto a iniezioni o altri metodi di somministrazione di farmaci.
La tecnologia da adesso verrà sviluppata da IBSA e Materias in collaborazione con Altergon a Morra De Sanctis (AV), rinomato centro europeo per lo sviluppo di prodotti transdermali e sublinguali. IBSA ha creduto in Materias come start up innovativa riconoscendole la vocazione all’innovazione e al trasferimento tecnologico in ambito lifescience e l’attivazione di sinergie con centri di eccellenza per lo sviluppo di ulteriori prodotti.