Lettera dell’Ass. Ospedali di valle: Ospedale di Faido – porte aperte 6 ottobre – che cosa chiediamo
In occasione delle porte aperte all’Ospedale di Faido il prossimo 6 ottobre, l’Associazione per gli ospedali di valle rivolge al DSS e all’EOC una serie di richieste e invita la popolazione a partecipare numerosa per manifestare il suo attaccamento all’ospedale.
In una lettera inviata il 26 settembre alla direzione del DSS e alla presidenza dell’EOC, l’Associazione promotrice dell’iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità (consegnata nel giugno del 2017 con più di 14’000 firme) chiede che l’Ospedale di Faido torni ad essere a giusto titolo il punto centrale delle cure sanitarie alla popolazione leventinese e non solo. Negli ultimi anni i cambiamenti intervenuti con da una parte il certamente positivo potenziamento del reparto di riabilitazione ma dall’altra la drastica diminuzione dei letti per cure acute (da 35 a 15), la riduzione del primariato al 50% e molte informazioni contradittorie sul ridimensionamento di varie prestazioni hanno creato fra la popolazione della regione una enorme incertezza.
La popolazione della Leventina ma anche di Blenio e Rivera ha firmato massicciamente l’iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità che chiede il mantenimento di una medica acuta di qualità nelle valli: questi ospedali sono vicini ai pazienti e alle loro famiglie, sono affidabili e anche meno cari. Facendoci interpreti di queste richieste chiediamo agli enti preposti DSS e EOC e alla politica di guardare al futuro con una visione nella quale centralizzazione e prossimità si completano. L’ospedale di Faido dovrà essere potenziato diventando un centro sociosanitario omnicomprensivo di qualità, la struttura portante della medicina di prossimità accanto e in collaborazione con tutti gli attori del settore: medici, 3Valli-soccorso, case anziani, aiuto domiciliare e pasti a domicilio, dialisi, pro senectute e altre organizzazioni settoriali. Rilevante inoltre il ruolo di centro di formazione per giovani assistenti e la presenza regolare e/o consulenza di specialisti della casa madre, l’Ospedale di Bellinzona.
Invitiamo la popolazione a partecipare il prossimo 6 ottobre a partire dalle 10.00 alla giornata delle porte aperte per manifestare il suo attaccamento all’Ospedale, il suo sostegno critico, per portare testimonianze e porre domande sul futuro.