Il libro “Qatar Papers”, pubblicato recentemente in Francia, ha reso noto come il piccolo e ricchissimo emirato del Golfo arabo, tramite un’associazione non governativa fondata nel 1992 (la Qatar Charity, che è legata alla famiglia che regge lo Stato del Qatar), stia investendo da anni somme ingenti per finanziare in Europa l’attività di gruppi islamisti, in particolare quelli legati al potentissimo e diffusissimo movimento fondamentalista dei Fratelli Musulmani.
Fra i gruppi beneficiari di questi ingenti finanziamenti vi sarebbe pure un’associazione ticinese, la Comunità islamica del Ticino, fondata nel 1992.
Nelle scorse settimane la stampa locale (cfr. Il Mattino della domenica del 14 e 21 aprile e il Corriere del Ticino del 17 aprile) ha dato notevole spazio alle rivelazioni contenute nel libro francese e, in particolare, ha reso noto che, negli ultimi anni, tre versamenti per un totale di 1,7 milioni di franchi sarebbero stati destinati alla Comunità islamica del Ticino, tramite la signora Nadia Karmous (cittadina svizzera di origine algerina e moglie del vicesegretario dell’associazione), per la costruzione di un centro islamico a Lugano.
(link: https://www.cdt.ch/approfondimenti/una-montagna-di-soldi-dal-qatar-per-un-centro-islamico-a-lugano-XH1108330).
Anche se il vicepresidente di questa associazione, Abdel Moety ha risposto ai giornalisti di non avere alcuna informazione relativa ai versamenti di queste ingenti somme, la notizia di questi poco trasparenti finanziamenti desta qualche preoccupazione, soprattutto se si pensa che il Qatar è risaputamente molto vicino al movimento dei Fratelli musulmani e ospita da anni sul suo territorio l’egiziano Youssef al Qaradawi, che é attualmente la loro maggior guida spirituale.
Inoltre, il Qatar era stato messo al bando nel 2017 da diversi stati del Golfo Persico (Arabia Saudita, Egitto, Bahrein, Emirati arabi e Yemen) poiché accusato di fomentare il terrorismo nei Paesi confinanti e nello Yemen, mediante l’appoggio finanziario a quei gruppi terroristici (in particolare Isis e Al-Qaeda) che, secondo i Paesi arabi in questione, vorrebbero destabilizzare la regione e godono del supporto degli iraniani.
(https://www.repubblica.it/esteri/2017/06/05/news/arabia_saudita_baherein_ed_egitto_chiudono_le_frontiere_col_qatar_fomenta_il_terrorismo_-167273028/?refresh_ce)
Il problema della trasparenza dei finanziamenti, provenienti da diversi Paesi islamici, destinati in Europa e in Svizzera alla costruzione e alla gestione di moschee e centri islamici, era già stato sollevato un paio di anni fa a livello nazionale dal Consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, e, a livello cantonale, dal Deputato Boris Bignasca (LdT) (con interrogazioni del 18 aprile 2016 e dell’11 giugno 2018). Fra l’altro, rispondendo all’ultima di queste due interrogazioni, il Consiglio di Stato aveva osservato che “fintantoché i finanziamenti avvengono in maniera trasparente e non violano normative svizzere, non costituiscono reato; di conseguenza non possono essere oggetto di accertamenti particolari”.
Onde fare l’auspicata trasparenza e rafforzare la prevenzione, i seguenti deputati, chiedono al Consiglio di Stato:
A) Il Consiglio di Stato può confermare che i fondatori della Comunità islamica erano membri del movimento fondamentalista “Fratelli Musulmani” e che essa è tuttora gestita da membri di questo movimento?
B) La Qatar Charity è un organismo legato alla famiglia dello Stato del Qatar che diffonde l’Islam radicale e politico dei Fratelli Musulmani, i quali si battono per impedire l’integrazione dei musulmani nelle società non islamiche e per creare delle società parallele. In che modo il Consiglio di Stato monitorizza e previene per evitare che tali ideologie radicali insegnate nei centri specifici si espandano e si scontrino con le nostre leggi e con la nostra Costituzione?
C) L’Esecutivo è a conoscenza di altri finanziamenti provenienti in passato dal Qatar o da altri Paesi esteri e destinati alla Comunità islamica del Ticino o ad altre associazioni islamiche operanti nel Ticino? E se sì, a quanto ammontano questi versamenti?
Tiziano Galeazzi, UDC
Piero Marchesi, UDC
Roberta Soldati, UDC
Daniele Pinoja, UDC
Edo Pellegrini, UDC
Lelia Guscio, Lega dei Ticinesi
Massimiliano Robbiani, Lega dei Ticinesi