Manca lo spirito battagliero e la voglia di mangiare il ghiaccio necessaria per una squadra che deve uscire da una situazione scomoda. Anche il silenzio della dirigenza non aiuta nulla e anzi permette di continuare questo trend che sarà catastrofico. Sabato la bella con lo Zurigo in casa poi a Rapperswil e allora si saprà il destino del Lugano. Nessuno capisce come mai gli stessi giocatori che l’anno scorso ha giocato la finale e oggi non sanno più giocare. Che sia l’allenatore, che sia Klasen, che sia lo spogliatoio non si sa, ma è sconcertante vedere un Lugano essere maltrattato da tutti. Ogni volta il Lugano marcia bene il primo tempo poi si siede e dopo che subisce una marea di gol, alla fine si sveglia, ma sempre troppo tardi. Una storia quest’anno che si ripete, fiumi di inchiostro a riscrivere sempre le solite cose ma alla fine questo Lugano deve ricevere la scossa e forse dovrà proprio essere la presidente a prendere in mano la situazione, costo di risultare simpatica o meno, ma non dimentichiamo che proprio la famiglia Mantegazza ha dato tantissimo al Lugano e merita dunque di avere sempre l’ultima parola. Il fatto che anche Elvis tornato in difesa della porta abbia subito sei gol la dice lunga sull’ossatura della squadra. Il gol di Klein, con decisione degli arbitri sulla quale si discuterà molto, dove hanno dimostrato i suoi limiti, hanno certamente condizionato al momento il morale, ma sebbene gli arbitri non siano esenti da pecche, non hanno certamente condizionato il risultato della partita. Un Lugano che anche a tre minuti dalla fine non sembra più convinto di lottare e anche questo è un cattivo segnale. Le prossime due partite segneranno il futuro di questa squadra… Solo un miracolo potrebbe cambiare la tendenza, ma niente miracoli e lo Zurigo colpisce a porta vuota e sigla il 7:4. Un altro record negativo, mai in questa stagione il Lugano ha subito 7 gol!