Il Lugano, o quello che un tempo si chiamava Lugano, era chiamato a vincere contro la cenerentola, dopo 4 sconfitte consecutive. Ha vinto questa è l’unica nota positiva. Tutto il resto va rifatto, dall’allenatore in giù fino all’ultimo dei dipendenti. Gli stranieri assenti, impalpabili, vergognosamente incapaci di prendere per mano questo manipolo di personaggi alla deriva. Un grande Vauclair, un Hoffmann concreto e un Elvis tornato ai suoi valori. Gli altri sonnecchiano, non giocano, sbagliano e non lottano, questa almeno è l’impressione. la dirigenza tace, ma da oggi dovrà intervenire quanto prima proprio per evitare la quasi già sicura partecipazione ai Play-Out, che se dovesse vedere ancora Rappi contro i bianconeri non sapremmo proprio come andrebbe a finire.
Ora, subito ed immediatamente ci vuole fegato e decisioni anche impopolari, ma sicure che possano svegliare tutti dell’ambiente che sembrano non si siano accorti che da oltre 30 partite il campionato è iniziato e che ne mancano poche e il Lugano, il loro Lugano, quello che li coccola e li paga fior di soldi immeritati alla luce dei risultati, ha un piede nel baratro e ci si aspetta almeno dagli stranieri di far risorgere, se non con il gioco, con i punti questo Lugano che merita ben altra considerazione di quanta gli stanno dando molti giocatori. Un intervento duro il nostro ma che pensiamo fotografi una situazione di perbenismo inusitato che non ammette più passi falsi o discussioni. Chi non sposa la maglia del Lugano, abbia il coraggio e l’onetà intellettuale (Del Curto insignit) di lasciare spontaneamente il club e il posto ad un giovane juniori che di certo darà il massimo per la maglia e forse farà anche meglio di chi ha un nome blasonato ma che sul ghiaccio proprio non sembra. Il Rapperswil, ultimo, ha venduto cara la sua pelle e solo un guizzo finale del solito Hoffmann (che non sarà più della partita il prossimo campionato) ha levato le castagne dal fuoco.
Sul conto dei cugini biancoblu, trasferta difficile in quel di Bienne, dove i locale perdevano da tre turni. Pista maledetta dove i leventinesi non vincono dalle ultime otto partite. Questa sera l’Ambri ha disputato una buona partita, ma il Bienne è stato cinico e ha colpito dopo l’uno a zero, sul finire di partita con un due e tra che hanno messo in ginocchio l’Ambri, che dopo tante ottime prestazioni con punti pesanti per la classifica, ha dovuto mangiare amaro e tornarsene a casa con un passivo di tre a zero. Questa sconfitta non intacca minimamente tutto il buono fatto da questa compagine in queste prime 30 e più partite. Domani l’Ambri ospiterà il Friborgo e lo Zurigo il Davos.
Per la cronaca i Rokets di Biasca continuano con la serie impressionante di contro prestazioni, tanto da perdere anche questa sera a Visp contro la compagine di casa per 4:0 e trovarsi sempre più ultimi in classifica.