Alcune considerazioni di ordine generale. Astensionismo attorno al 40%, liste senza intestazione attorno al 20%, a votare i partiti sono solo il 40%, quelli che devono, altrimenti…
Alla luce di questi risultati sembra proprio che la popolazione sia stufa di questa politica, o meglio della non politica e non crede più né ai partiti e tanto meno ai politici navigati.
Solo un cambiamento in governo che si chiama De Rosa, figura seria e grande lavoratore che merita questo risultato di stima da parte dell’elettorato per i suoi 16 anni di Gran Consiglio dove non ha certo scaldato la poltrona, ma ha lavorato sodo.
Ci troviamo a questo punto con 4 consiglieri di Stato del sopra ceneri e uno solo del sotto ceneri. Che sia finalmente la volta di rivendicare maggior spessore per una regione che è sempre stata presa con leggerezza da un Governo molto Lugano dipendente.
Ma ecco la nostra analisi partito per partito:
Lega/UDC: l’unione non ha sortito i risultati sperati e una lega imborghesita, che non ha più nulla da spartire con le motivazioni con le quali è nata. Una Lega che ha sempre promesso e da qualche tempo, 8 anni per la precisione, si è adattata a movimento di governo, dunque disattendendo gli intenti iniziali di essere dalla parte della gente. La Lega e in particolare i suoi due governanti sono uomini di potere e fanno una politica borghese di pari passo con i partiti tradizionali. Non è più movimento sociale ma un movimento vicino al mondo economico ed imprenditoriale, disattendendo le promesse che da anni fa: pensiamo ai frontalieri, alla mobilità e al lavoro come anche al territorio. Politiche fallimentari che hanno portato molta popolazione residente sul baratro della povertà indecente senza che si prospettino soluzioni concrete e vincenti.
PLRT: ha perso l’obiettivo che si era prefissato e può ringraziare gli ex Radicali che hanno fatto campagna a sostegno del Partito Socialista, che a loro volta in tempi recenti aveva permesso la nomina di vari consiglieri di Stato radicali (Sadis, Marti e Gendotti). Solo le capacità dell’attuale consigliere di Stato Vitta ha permesso di contenere le perdite, ma il raddoppio lo si è visto da subito era operazione irrealizzabile. Il PLRT dovrà stringere le righe se vorrà essere ancora credibile.
PPD: una lista forte lo era davvero. Beltraminelli arrivava all’appuntamento dopo tanti scandali e scandaletti, dunque in difficoltà. De Rosa forte del suo viso nuovo per il Governo ma dopo 16 anni di impegno in GC dove ha fatto di tutto fuorché scaldare la poltrona. Sindaco del comune di Riviera ha sempre dimostrato di essere attivo, propositivo e capace. De Rosa dunque l’unica vera novità di un governo che altrimenti promette poco.
PST: il PST guadagna grazie a manovre esterne al partito e a una chiamata alla responsabilità degli aderenti. Una lista forte con Bertoli e Amalia, che da parte sua ha fatto una degnissima campagna, forse l’unica candidata di tutti i partiti che parlava di temi e di soluzioni. Il PST ha un segno più, invertendo la tendenza, ma saranno poi i risultati del GC a sancire la vera forza dei vari partiti a livello cantonale.
VERDI: i Verdi hanno perso su tutta la linea, contrariamente alle tendenze in tutta Europa. L’analisi va nella direzione di troppi scandali interni, di cambi di casacche in corso d’opera e di poca incisività dei candidati rimasti.
PIÙ DONNE: si affaccia la prima volta questo movimento, capitanato dalla ex-Verde Merlo e da altri personaggi provenienti da partiti simili. Ambiziosi gli obiettivi scontratisi poi verso un mondo reale non ancora pronto a queste distinzioni sessiste.
MPS: ha raccolto parecchio in percentuale, ma in numeri reali rimane sempre un movimento molto piccolo. Apprezzato il fatto di scavare nei meandri della politica di palazzo, meno apprezzato il metodo con cui ci si è approcciati.
Gli altri partiti o movimenti sono una quantità assolutamente impalpabile che hanno permesso di frazionare la politica e magari di non permettere un rinnovamento maggiore, pensiamo in particolare al PST e forse anche al mancato obiettivo del PLRT.
Come sarà il Consiglio di Stato nuovo? Un cantone che ha chiuso i conti con un attivo di 137 milioni, dovrà e avrà la possibilità di fare politica sociale. L’entrata di De Rosa dovrebbe garantire un po’ più di socialità rispetto le tendenze attuali della destra. Infatti vediamo un De Rosa più vicino ai temi di centro che della destra pura e cruda. Essere profilati sarebbe una grande operazione ben vista da parte della gente. (ETC/rb)
Nella foto: Raffaele De Rosa ha sempre presenziato agli eventi in cui noi di ETC lo abbiamo invitato, dimostrando molta affezione ai territori della valle.