Da sempre vi sono differenze e noi un paio di anni fa avevamo chiesto alle varie “sorelle” se erano loro ad imporre il prezzo di vendita al distributore o se fosse libero. Le risposte ricevute, alcune compagnie si sono rifiutate di risponderci, dicevano che il mercato è libero per cui ognuno può scegliere il prezzo che intende proporre. Noi giriamo tutto il Ticino e vediamo delle differenze abissali; Mendrisio 1.44 e a volte anche meno, in cima alle valli 1.55 e anche di più, nel mezzo il Bellinzonese, Luganese e Locarnese. Queste differenze non favoriscono gli imprenditori delle valli, in quanto molti abitanti delle regioni discoste, si devono recare nei centri a lavorare e colgono l’occasione di fare il pieno dove costa meno. Se un distributore di valle vende 1 milione di litri a 10 centesimi più caro, probabilmente se si mettesse in linea con la concorrenza avrebbe un margine di guadagno minore ma una vendita di prodotto maggiore che andrebbe a compensare la differenza. Sarebbe un metodo per fare girare l’economia anche nelle valli. Ma lo sappiamo che a volte si guarda ad oggi non pensando al domani. (ETC/RB)