Sì all’iniziativa “Aiutiamo le scuole comunali. Per il futuro dei nostri ragazzi” come primo passo per una più incisiva riforma della scuola pubblica
Il prossimo 28 settembre saremo chiamati a livello ticinese a votare sull’iniziativa popolare legislativa “Aiutiamo le scuole comunali. Per il futuro dei nostri ragazzi” promossa dal sindacato VPOD e da altri soggetti sindacali e politici. Tale iniziativa mira a potenziare e migliorare la qualità dell’insegnamento nelle scuole elementari ticinesi attraverso le seguenti misure: la diminuzione del limite di allievi per classe dagli attuali 25 a 20; il potenziamento del sostegno pedagogico nelle classi; l’aumento dell’offerta di mense, di doposcuola e di scuole dell’infanzia per tutti; nonché una migliore organizzazione e un più adeguato sostegno nelle scuole comunali, così da disporre di una scuola di buon livello su tutto il territorio.
Il Partito Comunista della Svizzera Italiana condivide le preoccupazioni e le conseguenti proposte avanzate da parte sindacale ed invita quindi a votare Sì a questa iniziativa che, agendo su più fronti nel campo dell’educazione, si inserisce nel giusto cammino auspicato dal nostro Partito a favore di una riforma complessiva e migliorativa di un fondamentale servizio come la scuola pubblica. Quest’ultima è stata vittima invece negli scorsi decenni di tagli continui e di controriforme imposte dall’alto che non mettono al centro né il benessere dell’allievo, né la figura dell’insegnante.
Ribadendo il carattere progressista dell’iniziativa e il suo essere argine alle misure di austerità ai danni dell’educazione pubblica, desideriamo tuttavia rimarcare come la media attuale in Ticino corrisponda di fatto già ai 20 allievi per classe. L’iniziativa, su questo punto, è quindi da considerarsi moderata poiché di fatto intende regolamentare qualcosa che già esiste. E’ sicuramente positivo e necessario, ma su questo aspetto riteniamo che fosse opportuno un maggiore coraggio politico, proponendo un limite inferiore alle 20 unità. Esso è infatti una questione per nulla banale sia a livello didattico-pedagogico nella trasmissione dei saperi a favore dei bambini, sia nella tutela dei diritti professionali degli stessi docenti.
Partito Comunista della Svizzera Italiana