Questa pandemia ci ha fatto riflettere e capire gli errori fatti nel passato. Abbiamo visto la debolezza del sistema scolastico pre professionale, ci siamo resi conto come negli anni passati la pianificazione per il futuro professionale dei nostri giovani ha fallito su tutta la linea. Da anni ho sempre criticato gli orientatori professionali in generale e il sistema legato all’avvicinamento della professione per i giovani che desiderano avvicinarsi ad un apprendistato. Ora i conti vanno pagati di un sistema che non si è mai reso conto delle vere necessità. Lo abbiamo visto proprio durante la pandemia, nel sistema sanitario che deve supportarsi con personale straniero e frontaliero e fortuna che vi erano loro altrimenti avremmo vissuto un cataclisma generale con migliaia di morti e feriti lasciati a se stessi. Ma lo abbiamo visto nel passato, in situazioni meno gravi come il sistema scolastico sia incapace di stimolare i giovani verso professioni interessanti e che possano garantire un futuro professionale ai giovani. Ma nonostante un sistema tecnologico interessante, penso al sito orientamento.ch e tante altri manifestazioni per mostrare le professioni esistenti, manca completamente l’approccio umano ed emozionale con i giovani. Mi ricordo quando avevo i figli alle media, e durante le riunioni ai genitori prendevano la parola i vari orientatori professionali, ci propinavano un sacco di “panzane” irreali vendendoci un sistema fantastico quando non sapevano neppure loro cosa era e cosa è il mondo reale del lavoro. Piazza pulita di questi personaggi irreali che sono un danno verso i giovani invece che un supporto. Il mondo reale è ben diverso di quello ovattato dei signorotti chiusi in uffici, con le loro laute paghe, che fanno riunioni su riunioni senza alcun contatto ocn il mondo esterno. Durante la Pandemia abbiamo constatato del personale professionale di cui necessitiamo, perché questa volta ci è andata bene ma la prossima non sarà così. Un dipartimento educazione, ci spiace dirlo, incapace su tutti i fronti che mira solo a spendere soldi nelle Università in Ticino, a che pro?, e tutela unicamente salari e orari di lavoro di docenti.
Contento che non ho più figli in età scolastica, che ai miei figli ho cercato io come genitore di fare il loro orientamento professionale supplendo la totale incapacità di un sistema di orientamento scolastico assolutamente incompetente. La vogliamo capire che di impiegati di commercio siamo saturi e saranno dei futuri disoccupati e disagiati, costando milioni di soldi alla comunità …
Mandiamoli tutti a casa questi orientatori che ci hanno rovinato i nostri giovani e ristrutturiamo il sistema mettendolo come ponte concreto tra la scuola e il mondo del lavoro, solo così potremo sapere le esigenze di professioni necessarie e consigliare i giovani, stimolandoli verso professioni allettanti che garantiscano il lavoro anche nel futuro. Questo vogliamo dalla scuola che verrà e non le “panzane” fine a se stesse di un dipartimento che ha perso completamente il contatto con il mondo reale. (ETC/RB)