In Ticino si vota contro al credito per andare a EXPo 2015 e contro alla riforma delel scuole elementari. Ma soffermiamoci al credito per Milano 2015. Un cantone contrario a versare 3.5 milioni di franchi per essere presente in forza a Milano nel 2015 a veicolare il nsotro territorio, non può andare fiero di se stesso. Berna che ci ha voluto consegnare il ”boccino” per essere il cantone testimonio della Svizzera a Expo 2015, noi ci chiudiamo su se stessi e neghiamo la nostra presenza a costo irrisorio dove per 6 mesi ci avrebbero visitato in oltre 20 milioni di cittadini del mondo. Ancora una volta la politichetta canton ticinese e le tresche politiche-personali di alcuni personaggi hanno avuto la meglio sulla causa nobile e importantisisma che era marcare la presenza del Ticino a Milano. Ma per fortuna vi è il piano B, che permetterà la nostra presenza, seppur in formato minore, ma almeno da garantire che qualcuno si accorga di noi, sempre ammesso che siamo poi in grado di mantenere ciò che diciamo di offrire. Chiamarci cantone a vocazione turistica dopo la votazione di oggi sembra quasi una blasfemia.
Un altro tema importante, questa volta a titolo federale, era quello della cassa malattia unica. Il popolo ha preferito mantenere il sistema attuale, quello delle 60 casse malati che senza troppa trasparenza costano caro e sembra che sia un sistema che fa falle ovunque. Vincono così i politici che sposano i vari CdA degli assicuratori, che preferiscono pagare milioni di sussidi ma mantenere un sistema che a innaffiatoio piace a molti consegnando ricchezza a pochi prelevando tantissimi soldi a tutti. Il popolo ha firmato un assegno in bianco agli assicuratori, che oggi si sentono blindati e autorizzati a prenderci per il naso aumentando i premi a loro piacimento, perché al popolo che mugugna sempre va bene così. Si trattava di avere un po’ di coraggio per rimettere il campanile al centro del paese, quel coraggio che è mancato e che nei prossimi anni pagheremo a caro prezzo. Grazie anche ai nostri politici che ci hanno detto che questo sistema è il migliore che si possa avere. Se pensiamo che il Ticino spenderà 100 milioni in sussidi cassa malattia per famiglie che non ce la fanno, e che ai politici va benissimo così, perché il sistema ruota attorno a interessi noti ai meno, ci viene proprio di pensare che la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Peggio per noi, ora prepariamoci al peggio e a esplosione dei premi con riduzioni di prestazioni, questo è quello che ha votato il popolo, se forse ancora qualcuno non lo avesse inteso.