Non si può avere il soldino e il panino e non si può chiudere gli occhi su un nuovo sistema di fare commercio e vendita al dettaglio. UNIA il sindacato cieco alle innovazioni ha raccolto le firme per mandare il popolo a votare contro una mezzora in più di apertura dei negozi. La stessa UNIA si lamenta poi dei licenziamenti accusando, quasi “criminalizzando” quei cittadini ticinesi che vanno in Italia a fare la spesa fino alle 20’00 di sera, domenica compresa. Siamo ben consci che nei paesi non turistici, in cima alle valli per esempio, con beneficio d’inventario, tenere aperti i negozi non avrebbe molto senso, ma nei paesi ticinesi a vocazione turistica è letteralmente un “suicidio” intestardirsi sindacalmente sulle chiusure sistematiche dei negozi. Responsabilità dunque a UNIA se i dati del commercio e del turismo saranno sempre peggiori. (RDE/rb)