Lodevole Municipio, nella mia veste di fondatore e coordinatore di un movimento politico che più di ogni altro si è particolarmente impegnato sul fronte delle aggregazioni del Locarnese (dapprima lanciando le due petizioni popolari per la creazione di due Comuni nell’agglomerato sfociate nelle votazioni consultive del 2011 e successivamente con l’iniziativa costituzionale sottoscritta da 11’558 cittadini che chiedeva la creazione di un unico Comune tanto nel Locarnese quanto nel Bellinzonese) ho deciso di raccogliere l’invito fatto dal Municipio tramite l’ultimo numero del bollettino ufficiale di Losone a inoltrare delle osservazioni sul nuovo progetto dipartimentale di aggregazione del Locarnese, che propone di dividere in quattro comparti l’agglomerato del Locarnese :
– il comparto “Città” (comprendente i Comuni di Locarno, Losone, Muralto, Orselina, Minusio, Brione s/Minusio, Mergoscia e Tenero-Contra).
– il comparto “Lago” (comprendente i Comuni di Ascona, Ronco sopra Ascona e Brissago)
– il comparto “Piano” ( comprendente i Comuni di Gordola, Lavertezzo-Piano, Cugnasco- Gerra(Piano) e Locarno (quartiere Gerre di sotto)
– il comparto “Terre di Pedemonte” (comprendente gli ex-Comuni di Tegna, Verscio e Cavigliano già aggregatisi fra di loro).
Premessa
Come premessa generale vorrei ricordare che dopo la sentenza del Tribunale federale dello scorso 3 giugno , che ha confermato la non ricevibilità dell’iniziativa costituzionale summenzionata, ho comunicato alla stampa che, se entro un anno nulla di concreto si fosse mosso nel Locarnese sul fronte delle aggregazioni avrei lanciato una nuova iniziativa costituzionale (tenendo ovviamente conto delle osservazioni del TF) per la creazione di un Comune unico nell’ agglomerato Locarnese.
Se si vuol consentire al polo urbano locarnese di aver più o meno lo stesso peso dei due poli urbani del Sottoceneri , e di quello in fase di costituzione nel Bellinzonese, è evidente che la soluzione migliore non sarebbe quella di spaccare in quattro l’agglomerato locarnese bensì quella di creare un’unica grande città comprendente i 18 Comuni fra Brissago e Cugnasco
(compresi i Comuni delle Centrovalli e delle Terre di Pedemonte), come del resto proponeva la prima stesura del Piano cantonale delle aggregazioni.
Tuttavia, ben conoscendo certe dinamiche campanilistiche di questa regione, credo che sarebbe utopico sperare che questo progetto – che sarebbe nell’interesse di tutto il Cantone – possa essere realizzato “motu proprio” e in tempi brevi da parte dei Comuni interessati.
Per cui resto convinto del fatto che solo con una nuova iniziativa costituzionale, e conseguente partecipazione al voto di tutti i ticinesi, sarebbe possibile avere qualche chance di riunire d’un sol colpo e in tempi non biblici tutto l’agglomerato urbano .
Sarei però disposto a rinviare il lancio di una simile iniziativa, e se del caso anche a rinunciarvi, se in un modo o nell’altro qualcosa di veramente concreto si muovesse sul fronte delle aggregazioni. L’idea di spaccare in quattro l’agglomerato, come detto, non mi piace e sarebbe dannosa per la regione, condannandola a rimanere ancora a lungo la Cenerentola del Ticino. Ma se intesa come primo passo verso la creazione di un Comune unico, sarebbe sempre meglio dell’attuale situazione di stallo .
Bisogna essere realisti : forse è proprio con la politica dei piccoli passi che occorre procedere nel Locarnese . Purché questi piccoli passi siano almeno rapidi !
Osservazioni sul progetto “Quadrifoglio”
Quindi, pur turandosi il naso, può anche andar bene il nuovo progetto dipartimentale per il Locarnese che potrebbe essere denominato “quadrifoglio”, e in merito al quale presento le seguenti osservazioni :
1) Per quanto riguarda il comparto “Lago” mi sembra che il progetto di riunire i tre Comuni rivieraschi sia fattibile in tempi brevi : nel 2011 la votazione consultiva fra i quattro Comuni della Sponda destra della Maggia era stata bocciata perché gli asconesi temevano di essere fagocitati da Losone, che invece aveva votato a favore. La scelta di spostare il Comune di Losone nel comparto “Città”, appare dunque una conseguenza logica di quella votazione. Adesso però tocca agli asconesi attivarsi per portare avanti in tempi rapidissimi un progetto aggregativo probabilmente condiviso anche dai brissaghesi e dai ronchesi.
2) Per quanto riguarda i comparti “Piano” e “ Terre di Pedemonte” non ho particolari osservazioni da fare : è ovvio che questi comparti potranno essere aggregati alla Città in una seconda fase, come sarebbe auspicabile.
3) Per quanto riguarda il comparto “Città”, di cui Losone farebbe parte, osservo innanzi tutto che tale progetto andrebbe meglio se si aggiungesse da subito anche il Comune di Centovalli ( al quale in un secondo tempo sarebbe da aggiungere anche l’Onsernone) in modo che la nuova città possa avere ( come Ascona farebbe con Brissago e come Lugano ha fatto con Gandria) , uno sbocco verso l’Italia che ne farebbe un Comune di frontiera, con tutti i vantaggi del caso.
Questo “comparto” è composto dagli stessi sette Comuni, con l’aggiunta di quello di Losone, che nel 2011 avevano già partecipato alla votazione consultiva per la creazione di un unico Comune
sulla Sponda sinistra della Maggia. E in quell’occasione il progetto era naufragato a causa della decisa opposizione da parte di Minusio e soprattutto di Muralto.
Non vedo cosa nel frattempo sia successo per far cambiare idea a questi due Comuni, per cui temo che se ci si orienterà all’aggregazione d’un sol colpo dei sette Comuni ( otto con Losone), con una nuova votazione consultiva, si andrà nuovamente a sbattere contro un muro di gomma perdendo così altro tempo prezioso : a meno che il Gran Consiglio non sia disposto a prendersi le proprie responsabilità e , diversamente da quanto fatto dopo la votazione consultiva del 2011, a procedere a un’aggregazione coatta dei Comuni “recalcitranti”…
Proposta per una soluzione veloce
Avendo acquisito una notevole esperienza in questo settore, penso di poter affermare con cognizione di causa che per quanto riguarda il comparto “Città” l’ideale sarebbe di cominciare ad aggregare i Comuni di Locarno e Losone (cioè i due Comuni che nel 2011 avevano votato a favore di un’aggregazione), aggiungendo quello di Centovalli ed eventualmente Orselina, Brione sopra Minusio e Mergoscia , in modo da creare un grosso e ricco Comune di frontiera.
Una volta compiuto questo primo passo la dote della “sposa” diventerà molto allettante, per cui si potrà poi procedere con reali chances di successo all’aggregazione degli altri Comuni “recalcitranti” del comparto “Città”.
Quale cittadino di Losone mi auguro dunque che il Municipio di Losone , che secondo la Legge sulle aggregazioni può presentare in qualsiasi momento e senza altre formalità un’istanza di aggregazione, si attivi al più presto manifestando la propria disponibilità a procedere in tal senso ai Municipi di Locarno, Centovalli, Orselina, Brione s/Minusio e Mergoscia.
Cordiali saluti
Giorgio Ghiringhelli
(coordinatore del movimento del Guastafeste)