E’ dalla fine degli anni ’70 che non vediamo un miglioramento reale dell’Assicurazione Vecchiaia e Superstiti (AVS), il primo pilastro del nostro sistema pensionistico, e negli ultimi anni la maggioranza parlamentare e il governo hanno tentato in ogni modo di limitarne le prestazioni. La riforma dell’imposta sulle successioni che voteremo il prossimo 14 giugno si pone come obiettivo proprio di finanziarie l’AVS, un diritto sociale per tutti i pensionati, attraverso una imposta di successione adeguata.
Attualmente l’imposta di successione è lasciata all’autonomia dei cantoni, i quali tentato in ogni modo di diminuirla a tutto vantaggio degli eredi milionari che si passano ingenti capitali di generazione in generazione: in questo modo si riproducono in eterno quelle differenze di classe che rendono il nostro Paese fortemente iniquo e che impediscono una sostanziale mobilità sociale. Basti pensare che in Svizzera l’1% circa della popolazione detiene il 40% della ricchezza del Paese, mentre la maggioranza dei cittadini deve tirare la cinghia magari anche aumentando la durata del lavoro.
Partito Comunista
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