Si può vincere come si può perdere. Ci mancherebbe altro. Ma quando una squadra che ambisce alla conquista del titolo si permette di non giocare in casa contro la cenerentola Kloten e dopo due tempi è già sotto per 7:1. Altro che puntare al secondo posto, bisognerà cercare di salvare il quarto posto per almeno fare i Play-off con il vantaggio casalingo, ammesso che per questo Lugano sia poi un vantaggio. Come minimo bisognerebbe tornare il prezzo del biglietto, da trattenere dagli stipendi dei giocatori. Altro che imbufalito l’allenatore e i tifosi. Ora la pausa olimpica con la non consapevolezza che questa squadra non ha mordente, non ha fame e con la sua arroganza rischia di rovinare gli sforzi economici e non solo, con cui la dirigenza si adopera di anno in anno.
Anche il terzo tempo non segna alcuna svolta e il Lugano va in pausa olimpica con più dubbi che certezze.