Pochi passi dopo il confine, vi lasciate Ventimiglia alle spalle e vi trovate nella bella città francese di Mentone. Fatelo in questi giorni se potete, c’è aria di festa, profumo di agrumi, colori che sanno di caldo. C’è la Festa del Limone, 83ème Fête du Citron, ed è in scena da sabato 13 febbraio e vi rimarrà fino al 2 marzo incluso. Vi sto parlando di un evento unico al mondo che richiama 240 mila spettatori ogni anno e che richiede moltissime ore di lavoro da parte di centinaia di persone e l’utilizzo di ben 145 tonnellate di agrumi.
Sabato dunque, finalmente, è stato svelato il tema dell’83a Fête du Citron, e si è così è tolto il velo sull’evento più in vista della regione frontaliera di Mentone: In viaggio verso Cinecittà!
Già, un vero omaggio al grande cinema italiano targato anni 50 e 60. Dopo tre anni dedicati a Giulio Verne, dal Giro del mondo in 80 giorni alle Tribolazioni di un “limone” in Cina, passando per 20.000 leghe sotto i mari, per l’edizione 2016 è di scena Cinecittà con i suoi il sogni e la nostalgia di quel cinema firmato dal talento inconfondibile dei vari Visconti, Fellini e Leone, e che ha segnato generazioni di appassionati di cinema affascinando ancora oggi.
Il cinema di Luchino Visconti con le sue opere, da Bellissima al Gattopardo, da Notti Bianche a Rocco e i suoi fratelli, pellicole intramontabili che hanno evoluto l’arte, l’uomo e la visione, talvolta intransigente, del mondo. Quel cinema di casa nostra che ha saputo produrre a quell’epoca film divenuti cult, onirici e fantasiosi, sognatori e rivoluzionari.
Un cinema spettacolare che prendeva il posto di quello della strada in un contesto storico, a ruota della tragedia bellica della seconda guerra, che a poco a poco ritrovava vita, trasformando Roma in una sorta di Hollywood europea.
A Mentone c’à aria frivola che ricalca un’epoca in cui le cose venivano apprezzate, in cui la “vita” era apprezzata in tutte le sue forme e sfumature. Un’epoca dove c’era un senso per tutto. Quel cinema rivive in questi giorni sotto forma di agrumi, limoni e arance, incastonati ad uno ad uno come pietre preziose nelle splendide creazioni allestite nel cuore della città presso i Giardini pubblici Biovès.
Film indimenticabili, come Amarcord, Cleopatra, o perché no, spaghetti western.
Io ci sono stato di giorno e ho trovato il tutto semplicemente delizioso, realizzato superbamente, con grande attenzione dei minimi particolari ma potete andarci anche alla sera, questi stessi luoghi si rivestiranno di magici colori grazie ai Giardini di luce (il 19, 23 e 26 febbraio alle 20.30), che regaleranno ai visitatori, in questo caso possiamo dire spettatori, quell’atmosfera intima e felpata dei cinema di quartiere dei tempi che furono.
Con le giuste luci, la fotografia per intenderci, le interpretazioni degli attori, le composizioni realizzate con gli agrumi prenderanno vita e si accenderanno, piacevolmente accarezzate dai trailer originali dei grandi maestri come Ennio Morricone e Nino Rota. Come dire: una passeggiata fantastica al chiaro di luna.
Ma la Fête du Citron offre anche altre emozioni. Domenica 14 è andata in scena la grande parata carnevalesca, la sfilata dei frutti d’oro, splendido spettacolo fatto di artisti di strada, clown, saltimbanco, che si sono alternati ai carri di agrumi con le loro spettacolari scene; grazie a loro, l’evento è diventato uno dei più importanti della Costa Azzurra! Le sfilate torneranno il 21 e 28 febbraio alle 14.30 mentre una deliziosa parentesi sarà proposta anche in due sfilate notturne giovedì 18 e 25 febbraio alle 20.30, seguite da uno spettacolo pirotecnico.
Tra i carri vi cito due piacevoli sorprese per il pubblico italiano: la mitica 500 e l’altrettanto mitica Vespa: da non perdere.
Siete ancora in tempo per un soggiorno in costa e un giretto a Mentone tra limoni e arance e, se vi avanza tempo, in questi giorni anche a Nizza è vivo il Carnevale con battaglie dei fiori, le sfilate dei carri allegorici e i socca party.
Vive la France!
Fabrizio Salce