Da venti anni i premi cassa malattia aumentano in maniera più o meno regolare e vertiginosa. In quest’ultimo anno l’innalzamento dei premi è stato addirittura di oltre il 10 %. Come se non bastasse i nostri parlamentari a Berna si sono accordati di aumentare la franchigia minima per contenere l’impiego dei soldi delle casse malattia e caricare di altra legna verde la gente. (spese a carico degli assicurati)
Naturalmente assistiamo anche oggi al balletto inutile e che non porta a nulla di alcuni che sottolineano come una parlamentare ticinese a Berna sia l’unica a votare contro. Ripetiamo che questo balletto è una sonata a cui da tanti anni siamo abituati. La sanità, in mano a pochi e rappresentata in parlamento è una questione di politica-economica a cui difficilmente ci si potrà sottrarre a meno che in parlamento vengano eletti gente che rappresenta veramente il popolo e non ricchi che si nascondono sotto etichette di partiti vicino alla gente. Il problema è molto più serio che buttare “palta” a chi oggi ha votato in un certo modo e poi sarà la volta degli altri che ritorneranno la “palta” perché non concordi su cosa votano gli avversari.
La nostra impressione è che da anni non si fa politica ma si fa partitica e i partiti sono l’anticamera della morte della socialità, siano di destra, di centro o di sinistra. Siamo stufi dei vari liberal-chic, che frequentano i salottini di pochi e cercano di impartirci lezioni di vita. Andiamo a vedere le professioni e i redditi dei parlamentari e vi accorgerete che nessuno , ripetiamo nessuno, fa parte della classe operaia, quella che subisce tutta la non politica e il decidere di non decidere dei nostri parlamentari. E’ vero chi dice che la gente dovrebbe cambiare il proprio voto, ma detto da funzionari statali, sindacalisti, impiegati di ferrovie e altro che non devono e non hanno mai dovuto investire un franco di loro per portarsi a casa la pagnotta, ci sembra indelicato e irrispettoso di chi invece deve lavorare per i propri datori di lavoro, che non te lo dicono ma fa parte di quel non detto che se non voti come vorrei rischi magari anche il posto di lavoro e la gogna pubblica. Tutti quei sapientoni che parlano a “vanvera” e magari scrivono su FB le loro opinioni tendenziose, magari anche durante l’orario di lavoro, purtroppo non sono molto credibili. E non è certo con questi atteggiamenti di muro contro muro per far predominare un partito in sola ottica elettorale (che schifo) che si risolvono i problemi. Ci piacerebbe un poco, anche solo pochissima coerenza in quello che esce dalla bocca a in quello che si fa e calarsi nei panni di chi, con due figli porta a casa fr 4000 al mese. Forse anche questi buonisti, da sei e oltre mille franchi al mese, si troverebbero dall’altra parte della barricata e capirebbero come è difficile essere operaio, non a parole ma di fatto!
E nel merito:
• Cassa malattia pubblica sulla base del reddito dichiarato
• Via le sovvenzioni alle cliniche private
• Maggior controllo dei medici e farmacisti
• Sensibilizzazione degli assicurati
• Meno provvigioni ai consulenti assicurativi (qui potremmo aprire un capitolo a se)
• Meno lusso ai piani alti delle varie casse malattie
• Maggior trasparenza nei conti.
Non ci sembra sia difficile da capire, e a noi dei partiti non ce ne può fregare di meno ! Ci interessa che dopo venti anni di prese in giro, finalmente si trovino le soluzioni anche a costo di schiaffeggiare le lobbi.
Capitoooooo…..
(ETC/rb)