Interrogazione ai sensi dell’art. 98 della Legge sul Gran Consiglio:
– calura e siccità, attivare lo Stato maggiore di catastrofe e l’Esercito in aiuto all’agricoltura e agli alpeggi e varo di misure di sostegno concreto al settore primario.
Lodevole Consiglio di Stato,
il perdurare dell’attuale situazione metereologica con uno stato di calura ed enorme siccità che da settimane colpisce anche la nostra regione sia in pianura, nelle Valli e nelle zone di montagna sta creando e, nonostante i piovaschi di questi giorni, creerà notevoli difficoltà e preoccupazioni nell’espletamento delle attività agricole in generale (ortofrutticoltura, viticoltura, campi coltura, allevamento, disseccamento di prati, ecc.), nonché gli alpeggi, specialmente quelli situati nelle zone calcaree, dove oramai l’acqua disponibile scarseggia.
In diversi Cantoni a Nord delle Alpi da giorni è stato attivato l’intervento dell’esercito (elicotteri, truppa con pompe e cisterne) e coinvolte altre forze di soccorso quali la protezione civile e i pompieri.
Dai media cantonali e attraverso il sito http://www4.ti.ch/fileadmin/DFE/DE-SA/comunicati/allegati/Modulo_captazione%20e%20PCI_15_3.pdf abbiamo appreso che timidamente la Sezione Agricoltura qualcosa ha intrapreso, tuttavia le misure per facilitare il prelievo di acqua “pubblica” potrebbero essere ormai tardive e non sufficienti!
Preoccupati dalle notizie che ci giungono da ogni parte del Cantone dal ceto agricolo, costatiamo il veloce degrado della situazione che mette a repentaglio numerose culture, lo sfalcio, la produzione di latte sugli alpeggi e le difficoltà oggettive che potrebbero portare a un prematuro scarico degli alpi stessi. Ci permettiamo quindi chiedere all’Esecutivo quali misure concrete e immediate intende adottare per aiutare il settore primario in genere per far fronte a questa problematica.
In particolare chiediamo:
a) se vi è un monitoraggio giornaliero della situazione e del suo evolversi con l’allestimento di un bollettino puntuale e se è stato istituito un Gruppo ad hoc che segue specificatamente l’evolversi della situazione,
b) costatato che nei prossimi decenni con ogni probabilità non ci saranno più degli anni come il 2014, con piogge intermittenti e in abbondanza. Il riscaldamento climatico oramai è un problema che non si può più negare e quindi anni di siccità come l’attuale si verificheranno con più frequenza, chiediamo di voler organizzare un servizio stabile e puntuale per poter intervenire tempestivamente con misure e organizzazione professionale per aiutare e sostenere il settore in questi frangenti sempre più ricorrenti,
c) accanto a quanto già organizzato chiediamo quali altre misure effettive intende mettere in atto il Consiglio di Stato per aiutare, sostenere e agevolare il settore primario in questo momento di difficoltà,
d) chiediamo se è prevista l’attivazione dell’esercito, con le sue basi aeree in Ticino e le caserme in attività, lo Stato maggiore di catastrofe (Protezione civile, Pompieri con autocisterne) per l’attivazione di punti di raccolta acqua per mezzo di cisterne per l’irrigazione forzata, lo spargimento di acqua sui prativi e i pascoli sensibili e per abbeverare il bestiame ove strettamente necessario?
e) non è il caso che il Consiglio di Stato intervenga con un decreto specifico per escludere le attività agricole in genere, la viticoltura e l’alpeggio dalle misure di contenimento e proibizione dell’uso di acqua potabile, dei prelievi dai corsi d’acqua, laghi di pianura e alpini e dalla falda,
f) costatato che vi sono zone dove pompe per captare acqua del suolo sono già presenti, ma non in funzione o addirittura abbandonate, secondo noi sarà importante (vedi Piano di Magadino e i suoi canali) che queste infrastrutture siano rimesse in funzione e siano pronte per eventuali ulteriori situazioni di emergenza come quella attuale
Infine chiediamo quali misure straordinarie di aiuto finanziario a medio e lungo termine s’intende proporre per sostenere finanziariamente le aziende danneggiate dallo straordinario fenomeno meteorologico, aziende che si troveranno danneggiate nelle loro produzioni specifiche e specialmente nel reperimento di foraggio per il bestiame in vista della lunga stagione autunnale e invernale (es. attivarsi presso gli organi competenti per togliere i dazi attuali sul foraggio, …).
Nell’attesa di un’azione immediatamente e concreta, così come di una risposta ringraziamo per l’attenzione.
In fede
Germano Mattei, deputato di MontagnaViva
Andrea Zanini, deputato della Lega dei ticinesi
Cavergno / Novazzano, 23 luglio 2015