Dire che la sfida dei leventinesi in casa dei grigionesi sulla carta sia impari è affermare l’ovvio. Un’Ambri che ha smarrito la via del gol e che diventa sempre più ombra della sua anima. La scossa. Ci vorrebbe questa scossa ma siamo coscienti che riuscire a uscire dalla Valliant Arena anche solo con un punticino sarebbe già impresa faraonica. Naturalmente ogni giornata che passa senza punti si permette agli avversari di oltrepassarti e porti in una posizione delicatissima tanto da già pensare che alla fine saranno di certo i Play-out. Dirlo ora sembra blasfemo, ma guardando cosa succede in pista non ci sembra di essere completamente fuori strada. Azzardare che l’acquisto degli stranieri quest’anno si stia rivelando un flop è sotto gli occhi di tutti. Non rendono, o meglio non danno quell’apporto che ci si deve aspettare da stranieri, in particolare per una squadra come l’Ambri, i cui giocatori svizzeri non sono di certo dei fenomeni e sopperiscono con grande impegno ma, ma ci vuole il bastone canadese per metterla dentro o quello del buon Pestoni che tira, tira e tira e ogni tanto la mette nel sacco.
Spostandoci sul Ceresio, i bianconeri saranno in scena in quel di Berna, il catino più caldo d’Europa che con i suoi 17mila tifosi ti fanno sentire che giochi fuori casa. Ma il Lugano oggi come oggi è in grado di battere tutti, in casa e fuori casa. Sfida apertissima, tradizionale e storica, che potrebbe dare nuova linfa e punti ai bianconeri per mantenerli ai vertici della classifica, una classifica che sembra vada delineandosi con Zurigo e Davos locomotive, Lugano a ruota e poi il resto.