Berna vuole coordinare le misure in Svizzera rispetto ai cantoni, la proposta sarà quella di chiudere alle 19’00 tutti i ristoranti, negozi, attività del tempo libero.
1 proposta dal 12 dicembre 2020: chiusura ristoranti, negozi e attività tempo libero alle 19’00
2 proposta dal 18 dicembre 2020: visto il ristagno contagi ad alto livello, se continueranno altre misure più restrittive ancora
3 proposta: intervenire economicamente sui vari settori
In riguardo alle proposte (eventualmente dal 12 dicembre 2020 al 20 gennaio 2021) notiamo come i Governanti federali e cantonali, non abbiano il coraggio delle loro decisioni e se decidono che si prendano le loro responsabilità economiche per chi dovrà subire. Ci chiediamo come mai il Ticino e la Svizzera Romanda devono subire un’armonizzazione incomprensibile, solo perché alcuni cantoni tedeschi siano in difficoltà. Non ci sembra che quando il Ticino era in difficoltà abbiano voluto armonizzare anzi hanno permesso a tutti di passare il Gottardo, fregandosene della situazione di allora.
Siamo stufi di essere tartassati ogni giorno da autorità che si lasciano condizionare da gruppi di interesse diversi dal benessere sanitario. A esempio andrebbero prese le parole del dr. Noseda, dir. sanitario Clinica S.Anna, moderate e risolute. Invece si ascoltano persone che si permettono di parlare secondo i loro interessi e senza alcun problema finanziario.
Con queste prese di posizione di alcuni medici (irresponsabili ci sentiamo di dire) e di politici che non sanno, è una nostra impressione, esattamente le difficoltà della gente, rischiano di ammazzare le attività a conduzione famigliari, e di riflesso a creare problemi ben maggiori presso la gente. Falliranno, lasciando spazio ai grandi gruppi che monopolizzeranno le attività, andranno a far scoppiare le finanze dell’assistenza sociale, e di conseguenza la vita sociale dei comuni e il mondo del lavoro sarà monco di una fattispecie di commerci importantissimi.
Sappiamo anche, e succede da anni, succederà ancora che molti politici, una volta ritiratosi sono chiamati a far parte dei vari CdA. Forse qui stà la comprensione di un modo di agire da parte delle autorità poco trasparente, o che appare tale.
Fa stato che le dichiarazione del presidente del Governo Ticinesi ha affermato di non sapere nulla di queste consultazioni con i cantoni. Se così fosse è gravissimo l’atteggiamento del CF e nella fattispecie del presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, che nel suo intervento si è permessa di dichiarare: “Visto che i Cantoni non sono in grado di reagire, deve Berna prendere in mano la situazione”.
Siamo scioccati da uno stato di cose poco chiaro, assolutamente in fibrillazione, dove sembra che nessuno sappia come comportarsi, o abbia paura a prendere decisioni forti e ripetiamo anche le responsabilità economiche delle proprie decisioni o non decisioni.
Tutto questo atteggiamento delle autorità politiche dimostra come non sappiano cosa significa portare avanti un’azienda, non sanno che un imprenditore deve pianificare il lavoro a medio termine e non è possibile che ogni giorno si cambiano le regole del gioco. Denota una grande mancanza di rispetto verso chi si impegna con soldi propri, da parte di Governanti pagati, lautamente, proprio grazie alle tasse pagate anche dagli imprenditori.
Non dimentichiamoci che la BN ha in deposito oltre 600 miliardi di franchi e che altre Banche in Svizzera hanno depositi super miliardari, strapieni per cui i soldi li si dovrà andare a prendere proprio dalle banche, che non dimentichiamo sono state salvati anni fa proprio con i soldi pubblici.
(ETC/rb)