È con sollievo che la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) ha preso atto del rifiuto dell’iniziativa «AVSplus». Il No all’aumento delle rendite secondo il principio dell’annaffiatoio dimostra che il popolo è a favore di una revisione globale e duratura della previdenza per la vecchiaia. Il No dell’elettorato all’iniziativa «Economia verde» è un chiaro segno a favore di una pragmatica politica ambientale.
Il No all’iniziativa «AVSplus» apre la strada ad una riforma della previdenza per la vecchiaia che sia compatibile tra le diverse generazioni. Tuttavia, l’elevata quota di SÌ – rispetto ad alcune precedenti iniziative analoghe – prova che molti cittadini si preoccupano giustamente del loro avere di vecchiaia, date le numerose sfide nel sistema previdenziale. Perciò, è così tanto importante che la riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 – oggetto tuttora in esame al Parlamento – sia concepita con misure economicamente accettabili in modo da garantire le prestazioni a lungo termine.
Sollievo dopo il rifiuto dell‘iniziativa «Economia verde»
La SSIC si sente sollevata che il popolo abbia respinto l’iniziativa «Economia verde». A suo parere, il chiaro No all’iniziativa radicale è da valutare come ricompensa per gli sforzi profusi, già da molti anni, dalle imprese di tutti i settori economici per ridurre in modo efficace il consumo di risorse. Il risultato della votazione incoraggia il ramo della costruzione a continuare ad edificare opere il più possibile aderenti ai criteri di sostenibilità e di efficienza delle risorse.