RISPOSTA DEL MUNICIPIO DI CHIASSO ALLE INTERROGAZIONI:
– DEL CONS. COM. A. MAPELLI E
– DEI CONS. COM. C. SCHNEEBERGER, G. MAZZOLENI E S. TONINI SULLA
MANIFESTAZIONE “NO BORDERS” IN SOSTEGNO AI MIGRANTI
Signori Consiglieri comunali,
Il dispositivo predisposto per gestire eventi del tipo di quelli verificatosi in data 11 settembre 2016 con la sfilata di dimostranti a sostegno dei migranti, è di esclusiva competenza della Polizia cantonale, a cura di un loro Capointervento, con cui collaborano la Polizia comunale e le Guardie di confine.
Si conferma che la manifestazione non era stata autorizzata e che accanto a centinaia di persone che vi hanno preso parte comportandosi civilmente, si è aggiunto un gruppo terzo, al quale sono verosimilmente da ricondurre i 34 imbrattamenti con spray e vernici, per un danno totale di circa fr. 11’000.–.
Come riportato dal Corriere del Ticino in data 20 ottobre 2016, sono state controllate e identificate 31 persone, rivelatesi cittadini italiani, di cui 3 posti in stato di arresto per sommossa. Alcuni risultavano conosciuti per precedenti penali in Italia, anche se dalle banche dati di polizia non trasparivano indicazioni in merito.
Identificare tutti i partecipanti è tuttavia impossibile.
L’Esecutivo considera che l’autorizzazione o meno di una manifestazione di questo tipo non influisca minimamente rispetto al potenziale rischio di danni alla proprietà privata e pubblica, connesso all’infiltrarsi di personaggi nella manifestazione, i quali nulla hanno a che vedere con i contenuti o lo scopo per cui la stessa viene organizzata, nel senso che l’ autorizzazione non costituisce un salvacondotto che non si verifichino danni.
D’altro canto, il fatto di non concedere l’autorizzazione non costituisce una garanzia che la manifestazione non avrà luogo, non riconoscendo i manifestanti l’autorità costituita.
Non per questo, si resta seraficamente in attesa degli eventi, sperando che non accada nulla, tanto che, non a caso e come costatato, alla stazione ferroviaria era presente la Polizia cantonale, coadiuvata dalle Guardie di confine e dalla Polizia ferroviaria.
Inoltre, determinate strade sono state bloccate al traffico, proprio per evitare che autoveicoli e manifestanti entrassero in rotta di collisione.
In campo sono stati predisposti 49 agenti della Polizia cantonale e 5 della Polizia comunale, che hanno fatto da supporto alle decisioni del Capointervento, oltre ad un certo numero di Guardie di confine.
Il fatto di non intervenire di forza a fronte di una manifestazione non autorizzata di questo carattere per impedirla ad ogni costo, costituisce una questione di proporzionalità e di valutazione degli interessi in gioco, di spettanza dei competenti organi preposti a garantire la sicurezza.
Le autorità erano informate e condividono la strategia adottata.
Vogliate gradire, signori Consiglieri comunali, l’espressione della nostra stima.
RISPOSTA DEL MUNICIPIO DI CHIASSO ALL’INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI D. DE DONATIS, G. FONIO, M. MAPELLI E P. WASSER SULLA RETE DI FIBRE OTTICHE E LA SCELTA DEL PROVIDER DA PARTE DEL PRIVATO
Signori Consiglieri comunali,
Il Municipio ha ricevuto conferma scritta da AGE SA che la rete di fibre ottiche posata nelle sottostrutture del suo comprensorio (Chiasso, Balerna, Morbio Inferiore e Vacallo) e basata sul modello FTTH (Fiber to the Home) è accessibile da parte di qualsiasi provider che ne faccia richiesta, come già esposto in una risposta del 2014 a un’interrogazione dell’ allora Cons. com. Davide Dosi.
La rete FTTH di Chiasso è frutto di una partnership tra Ticino Fibre Networks (TiFN), proprietaria della rete, e AGE SA (di cui il Comune di Chiasso è azionista unico), proprietaria dell’infrastruttura in cui è posata.
Il modello su cui è basato il progetto prevede che non ci siano discriminazioni di sorta, in accordo con le direttive dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), come meglio risulta dal documento pubblicato sul sito dell’UFCOM, che fornisce le indicazioni sulle modalità da seguire per la realizzazione di reti di telecomunicazione:
https://www.bakom.admin.ch/bakom/it/pagina-iniziale/l-ufcom/informazioni-dell-ufcom/ comunicati-stampa.msg-id-43030.html
E’ responsabilità del proprietario della rete assicurarsi che questa venga utilizzata il più possibile. Le trattative tra TiFN e i vari provider disponibili sul mercato sono costantemente in corso. Lo scopo è di far sì che tali provider usufruiscano della rete di fibre ottiche per offrire al pubblico i loro servizi, con evidenti vantaggi in termini di velocità di trasmissione dei dati per gli utenti finali.
La caratteristica principale della telecomunicazione attraverso le fibre ottiche è che la larghezza di banda riservata non deve essere condivisa con altri utenti, come avviene invece con la trasmissione tradizionale su rame, specialmente in zone con un’alta densità di collegamenti, ciò che permette la trasmissione di grandi quantità di dati ad alta velocità.
Non esiste discrepanza fra quanto asserito da AGE SA nel proprio sito e la realtà. Si conferma che la rete è disponibile a qualsiasi provider che ne faccia richiesta, secondo le indicazioni dell’UFCOM.
Infatti il servizio Swisscom e Sunrise non è loro precluso, anche se non è (ancora) disponibile attraverso la fibra ottica, ma le trattative fra TiFN e Swisscom sono suscettibili di miglioramento.
Prossimamente, ai provider attualmente presenti se ne aggiungeranno altri, anche tra i più importanti a livello nazionale, che contribuiranno ad allargare la varietà dell’offerta.
Il Municipio riconosce che la situazione odierna è insoddisfacente, poiché dopo iniziali dichiarazioni di scarso interesse per realtà come la nostra, alla fine le trattative con Swisscom, comunque continuate, sono naufragate a causa di una mancata intesa da un punto di vista finanziario.
Oggi i provider a cui si può far capo sulla rete FTTH interessata dal progetto sono:
Colt, InternetOne, Ticino.com, Yplay.
Come detto, se ne aggiungeranno altri, anche molto importanti e questi saranno resi noti non appena saranno concluse tutte le fasi preparatorie del loro arrivo sulla rete in questione.
Yplay non è una partecipata di AGE SA.
Il progetto è stato avviato quando se ne è presentata l’occasione. Si è trattato di un’ occasione irripetibile, colta al momento giusto, poiché si ritiene che la rete così come concepita contribuirà in maniera significativa allo sviluppo del nostro territorio.
Oggi tale opportunità non si ripresenterebbe più nei termini che conosciamo. Per AGE SA si è trattato di diversificare le sue attività che, insieme a quelle tradizionali, consentiranno alla società e alla comunità di guardare al futuro serenamente.
Per Chiasso e i Comuni limitrofi tale operazione avrà un effetto benefico, poiché essi disporranno di un elemento che dopo il necessario rodaggio procurerà vantaggi dal punto di vista dell’attrattiva.
A livello cantonale l’opportunità di allacciare anche le regioni più discoste alla banda larga è all’ordine del giorno del dibattito politico, da diversi mesi. La regione di Chiasso ha dimostrato di essere un’antesignana.
La collaborazione instaurata con TiFN consentirà a tutti i cittadini della nostra regione di usufruire della banda larga per le telecomunicazioni.
La mole sempre più grande di dati che vengono trasmessi rende necessaria la disponibilità di una rete a banda larga per evitare congestioni e rallentamenti, anche dannosi.
Questa necessità di larghezza di banda si farà sentire sempre di più, in proporzione con l’aumento esponenziale del traffico di dati, dovuto alla maggior dipendenza da internet per affrontare la sempre crescente complessità dei compiti che la nostra società è chiamata a svolgere.
La collaborazione con TiFN è molto importante: in mancanza di essa AGE SA, per rimanere al passo con i tempi e sostenere con efficacia il suo importante ruolo economico e sociale sul territorio, avrebbe dovuto investire in pochi anni più di fr. 30’000’000.– di mezzi propri, sottraendoli alla sua attività principale, che è e rimane la distribuzione di acqua, gas ed elettricità ai cittadini della regione.
AGE SA non si sarebbe potuta permettere di affrontare un investimento così oneroso in così poco tempo. Così facendo è stata trovata la combinazione per rimanere al passo coi tempi senza trascurare la nostra attività principale, a tutto vantaggio della comunità.
Vogliate gradire, signori Consiglieri comunali, l’espressione della nostra stima.